Ieri la NASA ha rilasciato le prime fotografie del pianeta nano Plutone e del suo satellite principale Caronte scattate dalla sonda spaziale New Horizons dopo il suo risveglio. La navicella era ancora a oltre duecento milioni di chilometri di distanza da Plutone ma il 4 febbraio 2015 era il 109° anniversario della nascita di Clyde Tombaugh, che nel 1930 scoprì il pianeta nano. Una piccola parte delle ceneri di Tombaugh è a bordo di New Horizons.
La distanza della sonda spaziale New Horizons da Plutone è ancora superiore a quella della Terra dal Sole. Per questo motivo, le fotografie sono tutt’altro che spettacolari e Caronte è solo una piccola macchia vicino a Plutone. L’esposizione era solamente di un decimo di secondo, troppo poco per catturare la luce molto fioca dei satelliti più piccoli.
Lo strumento LORRI (Long Range Reconnaissance Imager) usato per catturare queste prime immagini tra il 25 e il 27 gennaio 2015 è in grado di scattare fotografie ad alta risoluzione perciò nei prossimi mesi potrà offrirci immagini sempre migliori. Ora esse sono utili non solo per verificare che LORRI continua a funzionare perfettamente ma anche per fornire informazioni di navigazione al controllo missione.
Nel corso del suo avvicinamento a Plutone, la sonda New Horizons dovrà compiere ancora alcune manovre per correggere leggermente la sua rotta. Ad una velocità di quasi 50.000 km/h si sta rapidamente avvicinando al suo obiettivo per il passaggio ravvicinato che avverrà a metà luglio 2015. In quelle condizioni, le manovre vanno programmate con attenzione e in anticipo per raggiungere la traiettoria di avvicinamento ottimale. La prima manovra è prevista per il 10 marzo.
La fase più interessante del viaggio della sonda spaziale New Horizons comincerà in giugno. A quel punto essa sarà abbastanza vicina a Plutone da poter scattare fotografie in cui si potranno cominciare a distinguere le caratteristiche superficiali del pianeta nano e di Caronte.
A luglio ci sarà l’apoteosi della missione primaria della sonda spaziale New Horizons. Le fotografie avranno una qualità tale da permettere, assieme agli altri strumenti di analisi, uno studio geologico, topografico e atmosferico di Plutone, Caronte e delle lune più piccole. Nel corso di quel mese arriveranno tanti dati da poter rivoluzionare le nostre conoscenze di quei corpi celesti così lontani.
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