
Gli eventi hanno avuto luogo il 3 febbraio 2015 ma l’aeronautica militare americana l’ha reso noto solo nei giorni scorsi. DMSP-F13 (Defense Meteorological Satellite Program Flight 13), il più vecchio satellite della costellazione meteorologica militare ancora in uso, è apparentemente esploso producendo una serie di frammenti in seguito a un improvviso aumento di temperatura con successiva perdita di controllo.
Il satellite DMSP-F13 era stato lanciato nel 1995 in un’orbita polare eliosincrona. Ciò significa che passava sopra i poli e sorvolava ogni punto della superficie terrestre sempre alla stessa ora locale. L’altitudine di questo satellite era di 800 chilometri. Si tratta di un’orbita scelta normalmente per i satelliti spia e per quelli meteorologici.
Nel 2006, il satellite DMSP-F13 era stato relegato ad un uso secondario, come backup per i nuovi satelliti della costellazione. Per questo motivo, l’impatto della sua perdita è stato minimo ed è stato notato fuori dall’ambiente militare solo alla fine di febbraio. Ulteriori informazioni sono state rilasciate quando il sito Space News ha chiesto dettagli.
DMSP-F13 non è il primo satellite della costellazione DMSP a esplodere. Nell’aprile 2004 DMSP-F11 subì una sorte simile. La cosa strana è che in quel caso si trattava di un satellite messo fuori servizio e che di conseguenza non era operativo. Le batteria erano state disconnesse e l’unica fonte di energia era l’idrazina rimasta nei serbatoi di propellente.
L’indagine sulla distruzione del satellite DMSP-F13 è ancora in corso. Il Joint Space Operations Center della base dell’aeronautica di Vandenberg, in California, sta cercando di individuarne la causa e le possibili conseguenze per altri satelliti in quell’orbita.
Una quantità di detriti spaziali è stata generata da quest’evento. Si tratta di un problema sempre più serio dato che più di un satellite è già stato messo fuori uso a causa di un impatto con un detrito. Ci sono vari progetti per cercare di eliminare la quantità sempre maggiore di spazzatura presente in orbita che può costituire pericoli per satelliti e navicelle varie. Per il momento possiamo solo sperare che i detriti esistenti non causino danni.
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