Lo spettacolo del passaggio della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko al perielio

Fotografia della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko vicina al perielio (Foto ESA/Rosetta/NAVCAM)
Fotografia della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko vicina al perielio (Foto ESA/Rosetta/NAVCAM)

Nel corso della giornata di ieri la cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko ha passato il perielio, il punto di massimo avvicinamento al Sole. La sonda spaziale Rosetta dell’ESA era a una distanza di circa 327 chilometri e con la sua macchina fotografica NAVCAM ha scattato una serie di immagini per documentare l’attività della cometa. Grazie al calore che sta ricevendo dal Sole, ancora per qualche settimana continueranno a esserci spettacolari getti di gas generati dalla sublimazione dei ghiacci.

L’attività della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko è aumentata nel corso del suo avvicinamento al Sole e in questi giorni sta emettendo circa 300 kg di vapore acqueo al secondo. Si tratta di circa mille volte l’attività registrata un anno fa, quando la sonda spaziale Rosetta raggiunse la cometa. In pratica, oggi l’emissione è l’equivalente di circa due vasche da bagno al secondo mentre un anno fa era equivalente a due piccoli bicchieri al secondo.

L’osservazione di quest’attività con tutti gli esami che seguiranno dei dati raccolti è uno degli scopi della missione Rosetta. Tuttavia, nei giorni scorsi gli ingegneri dell’ESA hanno dovuto far allontanare la sonda spaziale per evitare che i getti di gas e polvere impediscano ai suoi strumenti di vedere le stelle facendole perdere l’orientamento.

Nel prossimo mese è previsto un clima estivo sulla superficie della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko. Quando era stata raggiunta dalla sonda spaziale Rosetta, le temperature registrate sulla sua superficie erano attorno ai -70° Celsius, che sono salite con l’avvicinamento al Sole. Nelle prossime settimane sono previsti picchi di alcune decine di gradi Celsius sopra lo zero.

Nonostante la distanza, la sonda spaziale Rosetta è troppo vicina alla cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko per osservarne la coda. A questo stanno pensando da mesi gli astronomi sulla Terra usando vari telescopi al suolo. Recentemente la sua estensione ha superato i 120.000 chilometri.

Tutti i dati verranno messi assieme per comprendere meglio i processi che avvengono nelle comete. Qualcosa del genere è stato fatto anche da un fan, Mattias Malmer, che ha usato immagini rilasciate dall’ESA per costruire un modello 3D della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko. Alla fine, l’ESA ha messo on line uno strumento di visualizzazione basato sul quel lavoro.

All’ESA continuano a sperare di riuscire a ristabilire i contatti con il lander Philae ma l’attività sulla superficie della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko potrebbe averlo spostato. Mal che vada, la sonda spaziale Rosetta continuerà da sola a esaminare la cometa durante il suo allontanamento da Sole per un altro anno. Il passaggio al perielio è stato un momento spettacolare e importante scientificamente ma i ricercatori vogliono capire meglio anche la prossima fase con il calo dell’attività sulla superficie.

Immagini della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko mentre si sta avvicinando al perielio (Foto ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA)
Immagini della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko mentre si sta avvicinando al perielio (Foto ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA)

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