I piani di Elon Musk per la colonizzazione del sistema solare

Concetto artistico di una navicella spaziale vicina a Giove (Immagine cortesia SpaceX)
Concetto artistico di una navicella spaziale vicina a Giove (Immagine cortesia SpaceX)

Ieri all’International Astronautical Congress appena iniziato a Guadalajara, in Messico, il fondatore di SpaceX Elon Musk ha spiegato i suoi piani per missioni spaziali interplanetarie con astronauti e perfino coloni. Nonostante i recenti problemi causati dall’esplosione di uno dei suoi razzi le sue ambizioni non sono state intaccate e anzi ha mostrato il progetto dell’Interplanetary Transport System per trasportare esseri umani in giro per il sistema solare.

Da tempo Elon Musk afferma di voler colonizzare il pianeta Marte e occasionalmente fornisce qualche aggiornamento sui suoi piani. Nel 2014 in alcune occasioni aveva parlato dei suoi progetti di inviare un milione di persone su Marte ma sembravano soprattutto concetti astratti, idee da sviluppare nel corso di molti anni. Ora però ha fornito informazioni più precise su questi piani, basate su evoluzioni di tecnologie già esistenti.

SpaceX sta sviluppando razzi sempre più grandi e potenti per poter trasportare un minimo di 100 persone alla volta. Perfino il razzo Falcon Heavy, la versione del Falcon 9 con tre primi stadi che vengono accesi assieme per dare un’enorme spinta iniziale, è troppo piccolo. Di conseguenza, SpaceX sta progettando un razzo ancor più grande del Saturn V, il razzo della NASA utilizzato per le missioni lunari. Per fare un paragone, il primo stadio del Falcon 9 usa 9 motori, quello del razzo dell’Interplanetary Transport System (ITS) ne userà 42!

Fino a poco tempo fa, il sistema in fase di progettazione per questi viaggi verso Marte veniva chiamato Mars Colonial Transporter. Elon Musk ha deciso di cambiargli il nome per ora nel più generico Interplanetary Transport System perché ora pensa che potrà utilizzarlo anche per trasportare esseri umani in altri luoghi del sistema solare. Rimane un nome temporaneo in attesa che ne venga deciso uno definitivo.

Alcune tecnologie sono già state sviluppate, ad esempio il primo stadio in grado di atterrare in maniera controllata dopo il lancio per essere riutilizzato. Uno dei primi stadi recuperati dopo i recenti lanci di razzi Falcon 9 dev’essere ancora testato in una seconda missione. I motori Raptor a metano e ossigeno liquidi che verranno usati per l’ITS sono ancora in fase di messa a punto.

I piani di Elon Musk sono sempre molto ambiziosi e per cominciare i viaggi verso Marte dell’ITS ci vorranno ancora anni ma secondo lui meno di un decennio. La sua grande visione va ben oltre il gigantesco sistema di trasporto perché Musk ha parlato di una colonia permanente sul pianeta rosso e un tempo tra i 40 e i 100 anni per svilupparvi una civiltà auto-sufficiente.

Il problema principale è forse nei costi, che secondo Elon Musk sono attorno ai 10 miliardi di dollari per il primo lancio. Per permettere a persone comuni di comprare un biglietto per Marte sarà necessario che i costi calino notevolmente. Ciò potrebbe essere ottenuto con razzi riutilizzabili, rifornimenti nello spazio delle navicelle e utilizzando il metano come carburante con la possibilità di reperirlo su Marte, come altre risorse per la colonia.

Ci sono tanti altri problemi da risolvere come ad esempio proteggere gli esseri umani dalle radiazioni nello spazio profondo e su altri pianeti non dotati di una magnetosfera che faccia da scudo come quella terrestre. Elon Musk è assolutamente convinto che la specie umana debba diventare multiplanetaria per sopravvivere ed è disposto a investire tutto ciò che ha per realizzare il suo progetto.

Come nel passato, le reazioni alle dichiarazioni di Elon Musk sono divise tra quelle ammirate e quelle critiche. Per lui non è un problema visto che perfino i suoi amici lo consideravano pazzo quando aprì SpaceX. Certamente i suoi piani interplanetari sono straordinariamente ambiziosi con tutti i problemi che ciò comporta ma secondo me se c’è qualcuno che può riuscirci è proprio lui.

SpaceX ha creato un’animazione che mostra come funzionerà il trasporto di coloni su Marte.

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