
Poco fa il telescopio spaziale James Webb è stato lanciato su un razzo vettore Ariane 5 ECA dalla base di Kourou nella Guiana Francese. Dopo circa 27 minuti si è separato con successo dall’ultimo stadio del razzo e ha cominciato il viaggio verso l’area conosciuta come L2, a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra. Durante il viaggio la sua struttura verrà dispiegata e cominceranno i test e le calibrazioni degli strumenti. Si tratta di una lunga fase di preparazione che continuerà anche dopo che il telescopio avrà raggiunto la sua destinazione. Il lancio ha messo a dura prova le possibilità di uno dei razzi più potenti e affidabili esistenti ma è stato solo la prima di una serie di fasi critiche necessarie per iniziare il lavoro di questo strumento estremamente sofisticato.
Considerato il successore del telescopio spaziale Hubble, il James Webb è il risultato di un progetto iniziato ancor prima del lancio di Hubble e modificato nel corso degli anni. Si tratta di un progetto della NASA a cui hanno contribuito l’ESA, che ne ha gestito il lancio, e la CSA (Canadian Space Agency). La lunga fase di progettazione e di sviluppo, con le inevitabili difficoltà e un notevole aumento del budget, che alla fine si è avvicinato agli 11 miliardi di dollari, sono stati oggetto di discussioni e polemiche nel corso degli anni.
Con il suo gigantesco specchio primario da 6,5 metri e i suoi strumenti, il telescopio spaziale James Webb ha lo scopo di portare vari studi astronomici a un nuovo livello. La sua sensibilità ricade soprattutto nell’infrarosso vicino con rilevazioni possibili solo fuori dall’atmosfera terrestre, che blocca quelle frequenze. Per certi versi è il successore del telescopio spaziale Spitzer, la cui missione è terminata il 30 gennaio 2020.
Il telescopio spaziale James Webb verrà usato per studi cosmologici legati alle prime galassie e alle prime stelle nate nell’universo e al mistero dell’energia oscura. Altri telescopi hanno lo scopo primario di cercare esopianeti e molti altri vengono usati per studiare quelli conosciuti ma il James Webb dovrebbe poter offrire maggiori informazioni su di essi offrendo nuove possibilità di indagare sulle loro atmosfere e sul loro potenziale nell’ospitare forme di vita. Il James Webb offrirà un ampio raggio di possibili ricerche astronomiche.
La missione scientifica del telescopio spaziale James Webb verrà compiuta da un’area vicina al cosiddetto punto di Lagrange L2, a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra. Non orbiterà esattamente in quel punto ma vi girerà attorno in una cosiddetta orbita halo. La sua struttura è troppo ampia per qualsiasi razzo attuale perciò è stata ripiegata e nei primi giorni di viaggio verrà dispiegata. Ci vorrà circa un mese per raggiungere L2 e ci vorranno circa altri cinque mesi per compiere tutto il complesso lavoro di test e calibrazione degli strumenti. Ci saranno varie fasi critiche ma se tutto andrà bene sarà tutto sommato un tempo breve pensando ai tanti anni che ci sono voluti a lanciarlo.
