È un successo il lancio della sonda spaziale JUICE dell’ESA verso le lune ghiacciate di Giove

La sonda spaziale JUICE decolla su un razzo vettore Ariane 5 ECA (Immagine cortesia Arianespace)
La sonda spaziale JUICE decolla su un razzo vettore Ariane 5 ECA (Immagine cortesia Arianespace)

Poco fa la sonda spaziale JUICE (JUpiter ICy moons Explorer) dell’ESA è stata lanciata su un razzo vettore Ariane 5 ECA dalla base di Kourou nella Guiana Francese. Dopo circa 27 minuti si è separata con successo dall’ultimo stadio del razzo e ha cominciato il lungo viaggio che la porterà nell’orbita Giove, dove condurrà la sua missione scientifica, concentrata sulle cosiddette lune ghiacciate del pianeta più grande del sistema solare: Ganimede, Europa e Callisto.

La missione JUICE è stata sviluppata dopo il fallimento di un tentativo di collaborazione tra ESA e NASA proposto nel 2008. Nel 2012 venne selezionato il progetto JUICE per esplorare le lune ghiacciate di Giove. Anche se questa missione è gestita dall’ESA, alcuni strumenti e componenti hardware sono stati forniti dalla NASA e dall’agenzia spaziale giapponese JAXA.

Europa è da alcuni decenni una delle lune che riscuote il maggior interesse nel sistema solare per la presenza di un oceano sotterraneo di acqua liquida. Anche a causa della rilevazione di geyser provenienti da fratture nella superficie ghiacciata, ci sono prove di attività sotto quel ghiaccio riconducibili a fonti idrotermali. Si tratta di fonti analoghe a quelle terrestri dove è possibile che si siano sviluppate le prime forme di vita. Ciò ha portato a tante speculazioni sulle possibilità della presenza di forme di vita nell’oceano di Europa. Tuttavia, ci sono indizi sul fatto che anche Ganimede e Callisto possano ospitare oceani sotterranei e ciò rende la missione JUICE ancor più intrigante.

La valutazione dell’effetivo potenziale di abitabilità del sottosuolo di Europa, Ganimede e Callisto è l’obiettivo principale della missione JUICE. Per realizzarlo, la sonda spaziale è dotata di 10 sofisticatissimi strumenti che, oltre a scattare fotografie della superficie delle tre lune, otterranno rilevazioni in varie bande elettromagnetiche e del plasma, anche con un altimetro e un radar.

Se andrà tutto bene nel corso del suo lungo viaggio, la sonda spaziale JUICE raggiungerà l’orbita di Giove nel luglio del 2031. Per tre anni e mezzo, studierà le lune ghiacciate, in particolare con una serie di passaggi ravvicinati a ognuna di esse. Alla fine del 2035, è previsto che termini il propellente a bordo di JUICE e a quel punto verrà fatta schiantare su Ganimede. L’ESA dovrebbe comunque collaborare con la NASA, che ha sviluppato la propria missione Europa Clipper, che dovrebbe partire nell’ottobre 2024 con lo scopo di studiare Europa. Queste missioni porteranno nuove informazioni preziose su queste lune nella speranza di capire se davvero i loro oceani possano ospitare forme di vita.

La sonda spaziale JUICE durante la preparazione (Foto cortesia ESA-CNES-ARIANESPACE / Optique vidéo du CSG – S MARTIN)
La sonda spaziale JUICE durante la preparazione (Foto cortesia ESA-CNES-ARIANESPACE / Optique vidéo du CSG – S MARTIN)

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