October 2023

La Nebulosa del Granchio vista dal telescopio spaziale James Webb

Una nuova immagine catturata dal telescopio spaziale James Webb ritrae la Nebulosa del Granchio, i resti della supernova avvistata sulla Terra e registrata nel 1054, distante dalla Terra circa 6.500 anni luce. Le possibilità di osservazione dell’epoca erano a dir poco limitare rispetto a quelle odierne perciò ci sono ancora domande riguardanti quella supernova. Gli strumenti NIRCam e MIRI hanno permesso di ottenere dettagli agli infrarossi che mostrano la radiazione di sincrotrone al suo interno, prodotta dalla pulsar al suo centro che si è formata dal nucleo della stella progenitrice esplosa nel 1054.

La posizione della kilonova che ha emesso il lampo gamma GRB 230307A e la galassia madre da dove sono arrivate le stelle progenitrici.

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature” riporta la rilevazione di elementi pesanti tra cui il tellurio espulsi da una kilonova, la fusione tra due stelle di neutroni. Un team di ricercatori è partito dal lampo gamma catalogato come GRB 230307A per esaminare dati raccolti da telescopi al suolo e spaziali che hanno permesso di identificare le caratteristiche di una kilonova all’origine di quella potentissima esplosione, durata circa 200 secondi nel secondo lampo gamma più luminoso rilevato finora.

Il telescopio spaziale James Webb ha permesso di esaminare l’ambiente attorno alla kilonova con gli strumenti NIRCam e NIRSpec rilevando le tracce spettroscopiche lasciate nelle emissioni da materiali espulsi ad alta velocità. Per la prima volta, è stato rilevato il tellurio, un elemento molto raro sulla Terra. Webb ha anche permesso di accertare che la coppia di stelle di neutroni che si è fusa è stata espulsa dalla sua galassia madre centinaia di milioni di anni fa.

La navicella spaziale Shenzhou 17 al decollo (Foto cortesia Li Zhipeng)

È arrivata la conferma che tre taikonauti cinesi della missione Shenzhou 17 hanno raggiunto la stazione spaziale cinese Tiangong con una manovra di attracco automatizzata. Erano partiti circa sei ore e mezza prima su un razzo vettore Long March-2F dal Centro di lancio satelliti di Jiuquan. Costituiscono il sesto equipaggio della stazione spaziale cinese e vi rimarranno per circa sei mesi, la durata standard per una missione.

I tre taikonauti, come i cinesi chiamano i loro astronauti, della missione Shenzhou 17 sono Tang Hongbo, Tang Shengjie e Jiang Xinlin, i cui nomi sono stati annunciati solo il giorno prima del lancio, come consuetudine per i cinesi.

Arp-Madore 2339-661 (Immagine ESA/Hubble & NASA, J. Dalcanton, Dark Energy Survey/DOE/FNAL/NOIRLab/NSF/AURA Acknowledgement: L. Shatz)

Un’immagine catturata dal telescopio spaziale Hubble ritrae Arp-Madore 2339-661, un oggetto che fino a non molti anni fa era considerato una coppia di galassie interagenti, catalogate come NGC 7733 (in basso a destra) e NGC 7734 (in alto a sinistra). Tuttavia, osservando il braccio superiore di NGC 7733 è possibile vedere una sorta di grande nodo di colore diverso dal blu predominante che in realtà è una galassia nana, ora catalogata come NGC 7733N. La conseguenza è che l’interazione in atto è quella che alcuni chiamano una fusione di gruppo. Fusioni tra due galassie sono normali ma a volte c’è una quantità superiore di galassie e in questo caso ce ne sono tre che mostrano segni di avere nuclei galattici attivi.

Giove in un'osservazione con lo strumento NIRCam e nei riquadri alcuni progressivi ingrandimenti che mostrano vari wind shear ad altitudini tra 20 e 35 chilometri sopra nel nubi gioviane

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Astronomy” riporta la scoperta di una corrente a getto equatoriale che viaggia a oltre 500 km/h negli strati inferiori della stratosfera del pianeta Giove estendendosi per quasi 5.000 chilometri. Un team di ricercatori ha analizzato dati raccolti dallo strumento NIRCam (Near-Infrared Camera) del telescopio spaziale James Webb durante osservazioni condotte nel luglio 2022 per ottenere dettagli dei venti che includono cosiddetti wind shear (gradienti del vento), variazioni molto rapide di intensità e direzione con l’altitudine o la distanza. Dati raccolti con il telescopio spaziale Hubble hanno fornito altre informazioni sull’atmosfera dell’equatore di Giove e altri fenomeni in quell’area utili a determinare le caratteristiche della corrente a getto.