Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature” riporta uno studio sull’esopianeta catalogato come TIC 241249530 b che lo etichetta come un progenitore di un gioviano caldo. Un team di ricercatori ha usato vari telescopi per studiare TIC 241249530 b e cercare di comprenderne le caratteristiche e l’evoluzione. Questo gigante gassoso ha un’orbita estremamente eccentrica, nel senso che è estremamente allungata, che potrebbe cambiare notevolmente con il passare del tempo.
Osservazioni e simulazioni suggeriscono che l’azione gravitazionale della stella porterà questo pianeta ad avere un’orbita quasi circolare vicina alla stella stessa. Ciò ha portato i ricercatori a concludere che TIC 241249530 b è nella prima fase di una migrazione planetaria. La stella un po’ più massiccia del Sole e ha un’età stimata in poco più di tre miliardi di anni, il che indica che questi processi possono cominciare anche ben dopo la formazione di un sistema planetario.
Alcune centinaia di esopianeti della classe dei gioviani caldi sono conosciuti. Questi giganti gassosi molto vicini alle loro stelle vengono scaldati notevolmente facendo aumentare il loro volume. Gli astronomi pensano che non si siano formati in quell’area perché una stella assorbe tutto il gas o quasi nelle sue vicinanze. Ciò significa che questi pianeti devono essersi formati più lontano per poi avvicinarsi alla loro stella ma i meccanismi di migrazione non sono ancora chiari. L’esopianeta TIC 241249530 b potrebbe offrire qualche indizio.
L’unico precedente è rappresentato dall’esopianeta HD 80606, scoperto nel 2001. Si tratta di un altro gigante gassoso con un’orbita molto eccentrica, forse a causa del fatto che è situato in un sistema binario. TIC 241249530 b è stato scoperto nel 2020 usando il telescopio spaziale TESS della NASA e la sua orbita si è rivelata ancor più allungata.
L’esistenza di TIC 241249530 b è stata confermata usando gli strumenti NN-EXPLORE Exoplanet and Stellar Speckle Imager (NESSI) e NN-EXPLORE Exoplanet Investigations with Doppler Spectroscopy (NEID) montati sul telescopio WIYN da 3,5 metri e il Kitt Peak National Observatory (KPNO). Altre informazioni sono state aggiunte successivamente usando altri strumenti astronomici.
Le informazioni ottenute hanno permesso di stimare che la massa dell’esopianeta TIC 241249530 b è circa cinque volte quella di Giove. La ricostruzione della sua orbita, illustrata nell’immagine in basso (NOIRLab/NSF/AURA/R. Proctor), indica che è la più eccentrica conosciuta finora per un pianeta: se fosse nel sistema solare, si spingerebbe ben all’interno dell’orbita di Mercurio per poi incrociare l’orbita della Terra.
La strana orbita di TIC 241249530 b porta a notevoli escursioni di temperatura sulla sua superficie stimate in quelle minime paragonabili a una normale estate terrestre e quelle massime sufficienti a fondere il titanio. Come se ciò non bastasse, quell’orbita è retrograda e ciò significa che va in direzione opposta a quella della rotazione della sua stella. La causa non è certa ma anche in questo caso potrebbe esserci un’influenza da parte di una seconda stella vicina.
I ricercatori hanno condotto simulazioni per cercare di capire come si evolverà l’orbita dell’esopianeta TIC 241249530 b e ritengono che l’azione gravitazionale della sua stella lo trasformerà in un gioviano caldo. In sostanza, la sua orbita diventerà sempre più circolare riducendo il suo allontanamento fino a diventare quasi circolare e molto vicina alla stella.
Per parecchi anni l’esopianeta HD 80606 è stato l’unico esempio di possibile progenitore di un gioviano caldo. Ora TIC 241249530 b conferma l’esistenza di giganti gassosi con orbite molto eccentriche ma chissà quanti millenni ci vorranno per avere una verifica della loro trasformazione. Nel frattempo la ricerca continua, anche di potenziali progenitori che non fanno parte di sistemi binari per capire se anche le interazioni tra pianeti diversi possono avere forti influenze sulle loro orbite.