Telescopi

Un'infografica (NASA/JPL-Caltech) che offre un confronto tra le dimensioni di pianeti, nane brune e stelle molto piccole

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal Letters” riporta uno studio sulla nana bruna classificata come WISEA J153429.75-104303.3, o semplicemente WISE 1534–1043, soprannominata l’Incidente perché è stata scoperta in modo puramente casuale. Un team di ricercatori ha usato osservazioni condotte con vari telescopi per cercare di capire le caratteristiche di una nana bruna diversa da quelle conosciute. Le sue emissioni sono molto fiohe hanno reso difficile ottenere le informazioni desiderate ma la conclusione dei ricercatori è che sia molto vecchia, con un’età tra i 10 e i 13 miliardi di anni, e sia passata vicina a oggetti molto più massicci che l’hanno accelerata fino a raggiungere la notevole velocità rilevata. La sua relativa vicinanza alla Terra potrebbe essere casuale oppure indicare che nane brune di quel tipo sono più comuni del previsto ma non riusciamo a rilevarle con gli strumenti attuali.

Illustrazione artistica di questi oggetti assieme a Giove come confronto delle dimensioni

Un articolo pubblicato sulla rivista “Astronomy & Astrophysics” riporta uno studio su 5 oggetti al confine tra nana bruna e stella scoperti grazie al telescopio spaziale TESS della NASA. Un team di ricercatori coordinati da un gruppo di enti svizzeri ha condotto osservazioni mirate dei 5 corpi celesti per capire meglio la natura delle nane brune, cosa le distingua dalle stelle e quale sia il confine tra queste due classi di oggetti.

Viste dell'asteroide 2021 PH27

È arrivato l’annuncio della scoperta dell’asteroide 2021 PH27, che ha il periodo orbitale più breve tra gli asteroidi conosciuti con circa 113 giorni terrestri. L’astronomo Scott S. Sheppard della Carnegie Institution of Science l’ha individuato nei dati raccolti dalla Dark Energy Camera (DECam), uno strumento progettato per ricerche cosmologiche che in varie occasioni si è rivelato utile anche per altre ricerche astronomiche. In questo caso, le immagini sono state catturate da Ian Dell’Antonio and Shenming Fu della Brown University il 13 agosto 2021. L’orbita di 2021 PH27 probabilmente non è stabile sul lungo periodo e studiare quest’asteroide aiuterà a capire i movimenti di oggetti con orbite vicine a quella del pianeta Mercurio.

Frammenti della cometa C/2019 Y4 (ATLAS) visti da Hubble

Un articolo pubblicato sulla rivista “Astronomical Journal” riporta i risultati di uno studio sulla cometa C/2019 Y4 (ATLAS) la cui conclusione è che si tratta di un frammento di una cometa più grande il cui passaggio potrebbe essere stato visto sulla Terra circa 5.000 anni fa. Un team di ricercatori guidato dall’astronomo Quanzhi Ye dell’Università del Maryland a College Park ha usato osservazioni condotte con il telescopio spaziale Hubble per esaminare questa cometa e la sua orbita. In effetti, ora si tratta di vari frammenti ed è possibile che la progenitrice abbia dato origine a un’intera famiglia di comete. L’astrofilo Maik Meyer ha individuato una correlazione con C/1844 Y1, soprannominata la Grande Cometa del 1844.

La Via Lattea, il braccio del Sagittario e la "scheggia"

Un articolo pubblicato sulla rivista “Astronomy & Astrophysics” riporta la scoperta di una struttura anomala nel braccio del Sagittario della Via Lattea. Un team di ricercatori ha usato osservazioni condotte con il telescopio spaziale Spitzer della NASA e dati raccolti dalla sonda spaziale Gaia dell’ESA per individuare una struttura lunga circa 3000 anni luce che ha un orientamento notevolmente diverso da quello del resto del braccio del Sagittario. Strutture del genere sono state individuate in altre galassie ma è la prima volta che una di esse viene individuata all’interno della Via Lattea. Non si tratta di una sorpresa dato che è difficile studiare strutture della galassia così grandi dal suo interno.