ESA

Blog che parlano di attività dell’ESA

L'anello di Einstein attorno alla galassia NGC 6505 (Immagine ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, image processing by J.-C. Cuillandre, G. Anselmi, T. Li / CC BY-SA 3.0 IGO)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Astronomy & Astrophysics” riporta l’individuazione di un cosiddetto anello di Einstein praticamente perfetto attorno alla galassia NGC 6505. Un team di ricercatori guidato da Conor O’Riordan del Max Planck Institute for Astrophysics di Monaco di Baviera, in Germania, che include parecchi membri associati a istituzioni italiane ha esaminato osservazioni condotte con il telescopio spaziale Euclid per studiare l’immagine di una galassia molto più lontana distorta dalla lente gravitazionale creata da NGC 6505. Quest’effetto permette di studiare anche NGC 6505 perché è la sua massa a creare quella lente gravitazionale perciò i suoi effetti permettono di analizzarla.

La regione di Australe Scopuli su Marte (Immagine ESA/DLR/FU Berlin (CC-BY-SA 3.0 IGO))

L’ESA ha pubblicato una rielaborazione di immagini della regione del pianeta Marte di Australe Scopuli catturate dallo strumento High Resolution Stereo Camera (HRSC) della sonda spaziale Mars Express. Quell’area è ricoperta di quel che sembra neve ma in realtà si tratta di ghiaccio di anidride carbonica e polvere. Nonostante le differenze, la vista ricorda un paesaggio natalizio, soprattutto quello comune ad altitudini in cui sulla Terra nevica normalmente. Si tratta comunque di un giorno significativo perché il 25 dicembre 2003 Mars Express entrò nell’orbita di Marte.

Il satellite Sentinel-1C decolla su un razzo Vega-C (Foto cortesia ESA-CNES-ARIANESPACE/Optique vidéo du CSG–S. Martin)

Qualche ora fa, il satellite Sentinel-1C, parte del programma Copernicus / GMES, è stato lanciato dallo spazioporto di Kourou, nella Guiana francese, su un razzo vettore Vega-C. Dopo circa 1 ora e 44 minuti, il satellite si è regolarmente separato dall’ultimo stadio del razzo e ha cominciato a inviare segnali. La sua orbita finale nell’orbita terrestre bassa sarà a circa 693 chilometri di altitudine.

La galassia NGC 2090 vista dal telescopio spaziale James Webb (ESA/Webb, NASA & CSA, A. Leroy)

L’ESA ha pubblicato un’immagine catturata dal telescopio spaziale James Webb che ritrae la galassia NGC 2090 nell’infrarosso vicino e medio grazie alla combinazione degli sturmenti MIRI (Mid-InfraRed Instrument) e NIRCam (Near-InfraRed Camera). Ciò ha permesso di ottenere una quantità mai vista prima di dettagli sui due bracci di spirale di questa galassia. Per l’ESA, che partecipa a diverse missioni astronomiche, NGC 2090 è al centro della scena di questi giorni perché la scelta per l’immagine del mese di Webb segue di pochi giorni la scelta per l’immagine della settimana del telescopio spaziale Hubble, catturata usando vari filtri nelle frequenze visibili e un filtro agli ultravioletti dello strumento WFC3 (Wide Field Camera 3).

La sonda spaziale Hera decolla su un razzo Falcon 9 (Immagine cortesia SpaceX)

Era pomeriggio in Italia quando la sonda spaziale Hera dell’ESA è partita su un razzo vettore Falcon 9 di SpaceX da Cape Canaveral assieme ai due nanosatelliti Juventas e Milani. Dopo circa 76 minuti si è separata con successo dall’ultimo stadio del razzo e si è immessa sulla sua rotta che fra quasi esattamente due anni la porterà a raggiungere l’asteroide Didymos e la sua luna Dimorphos per esaminare le conseguenze dell’impatto della navicella spaziale DART della NASA.