JAXA

La navicella spaziale Soyuz MS-01 durante l'avvicinamento alla Stazione Spaziale Internazionale (Immagine NASA TV)

Poche ore fa la navicella spaziale Soyuz MS-01, partita poco più di due giorni fa dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale con a bordo tre nuovi membri dell’equipaggio. Kate Rubins della NASA, Anatoly Ivanishin di Roscosmos e Takuya Onishi della JAXA completano ora l’equipaggio della Expedition 48.

L’agenzia spaziale giapponese JAXA ha annunciato l’impossibilità di ripristinare almeno parte delle funzioni del telescopio spaziale Hitomi. Dopo l’interruzione dei contatti, nel corso del mese di aprile la JAXA aveva cominciato un’indagine con lo scopo di ripristinare le funzioni di Hitomi anche se i danni accertati non lasciavano molte speranze. Ci si aspettava che i tentativi andassero avanti per mesi invece la situazione si è rivelata tale da dover dichiarare la perdita del satellite.

Diagramma dei sistemi del telescopio spaziale Hitomi (Immagine NASA)

L’agenzia spaziale giapponese JAXA ha analizzato i dati raccolti sul telescopio spaziale Hitomi, già conosciuto come Astro-H, per cercare di capire il motivi per cui solo sporadici segnali sono stati ricevuti dal satellite dal 26 marzo. L’ipotesi più plausibile è che abbia perso l’assetto a causa di alcuni dati non validi e i suoi propulsori di manovra non abbiano corretto il problema a causa di regolazioni inadatte. La prospettiva è grama ma ci sono ancora speranze di salvare Hitomi.