Pianeti

Sistemi stellari osservati con SPHERE (Immagine ESO/H. Avenhaus et al./E. Sissa et al./DARTT-S and SHINE collaborations)

Due articoli, uno in pubblicazione sulla rivista “Astrophysical Journal” e uno su “Astronomy & Astrophysics”, descrivono due ricerche su una serie di sistemi stellari. Due team hanno utilizzato lo strumento SPHERE montato sul VLT dell’ESO in un caso per studiare i dischi di polvere e gas attorno a varie giovani stelle in sistemi in fase di formazione e nell’altro caso per studiare una coppia di dischi in un sistema con tre stelle.

Concetto artistico del panorama sul pianeta TRAPPIST-1f (Immagine NASA/JPL-Caltech/T. Pyle (IPAC))

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Astronomy” descrive una ricerca sul possibile spostamento delle orbite dei 7 pianeti del sistema della stella nana ultra-fredda TRAPPIST-1 e della loro composizione. Un team di ricercatori di Arizona State University (ASU) e Vanderbilt University ha messo assieme le informazioni disponibili su quel sistema per effettuare una serie di calcoli concludendo che i pianeti si sono formati molto più lontano dalla loro stella rispetto alle loro posizioni attuali e che alcuni di essi hanno un contenuto d’acqua molto elevato, paradossalmente eccessivo perché sia abitabile.

I possibili oceani di Marte (Immagine cortesia Robert Citron images, UC Berkeley)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature” descrive una ricerca sugli oceani che si formarono su Marte quando il pianeta era giovane. Un team di geofisici dell’Università della California a Berkeley ha fornito quelle che sono ritenute prove di una connessione tra la formazione di quegli oceani e il sistema vulcanico della regione di Tharsis, il più grande del sistema solare, che avrebbe scaldato la superficie abbastanza da mantenere l’acqua liquida a lungo.

Il cratere Juling (Immagine NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA/ASI/INAF)

Due articoli pubblicati sulla rivista “Science Advances” descrivono due ricerche connesse in modi diversi ma collegati alla presenza di acqua sul pianeta nano Cerere. Due team di ricercatori, ma con molti membri in comune, guidati da scienziati dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) a Roma hanno usato osservazioni effettuate dallo spettrometro VIR a bordo della sonda spaziale Dawn della NASA per trovare le prove della presenza di ghiaccio d’acqua nel cratere Juling e per mappare la distribuzione dei carbonati, sali la cui origine è legata alla presenza di acqua liquida, su Cerere.

Schema di super-Terre

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astronomical Journal” riporta la conferma di 15 esopianeti che orbitano attorno a nane rosse. Un team di ricercatori guidati da Teruyuki Hirano dell’Istituto di Tecnologia di Tokyo ha usato dati raccolti dal telescopio spaziale Kepler della NASA e successive osservazioni mirate. Un altro articolo sulla stessa rivista si concentra su 3 super-Terre confermate tra cui K2-155d, che potrebbe essere nell’area abitabile del suo sistema.