Stelle

Blog che parlano di stelle

La nube molecolare Lupus 3 (Immagine CTIO/NOIRLab/DOE/NSF/AURA/ T.A. Rector (University of Alaska Anchorage/NSF’s NOIRLab). Elaborazione: D. de Martin & M. Zamani (NSF’s NOIRLab))

Un’immagine catturata dalla DECam (Dark Energy Camera) all’Osservatorio Cerro Tololo in Cile mostra la nube interstellare di formazione stellare catalogata come Lupus 3. Piena di attività, contiene protostelle che stanno letteralmente uscendo dal loro bozzolo di gas e polveri come HR 5999 e HR 6000, al centro dell’immagine. La luce di quelle giovanissime stelle illumina la nebulosa a riflessione catalogata come Bernes 149. Quest’area è nel vicinato cosmico perciò viene osservata in continuazione ottenendo a volte immagini mozzafiato di stelle neonate e protostelle.

La regione Lupus 2 (Immagine ESO/Meingast et al.)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Astronomy & Astrophysics” riporta una panoramica dei risultati dell’indagine VISTA Star Formation Atlas (VISIONS), che aveva lo scopo di osservare aree di formazione stellare visibili dall’emisfero meridionale. Un team di ricercatori ha assemblato oltre un milione di immagini agli infrarossi catturate nel corso di cinque anni dal telescopio VISTA dell’ESO in Cile per creare un atlante di cinque culle stellari nel vicinato cosmico. Si tratta di una delle indagini riguardanti i processi di formazione stellare con lo scopo di comprenderne meglio le varie fasi.

Fomalhaut e i dischi di gas e polveri che la circondano visti dallo strumento Mid-Infrared Instrument (MIRI) del telescopio spaziale James Webb

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Astronomy” riporta la scoperta di nuove strutture nel sistema della stella Fomalhaut. Un team di ricercatori guidato da András Gáspár dell’Università dell’Arizona ha usato il telescopio spaziale James Webb e ha trovato un nuovo anello di polveri e gas che si aggiunge ai due già conosciuti. Il nuovo anello è separato da quello esterno da una divisione già conosciuta e da quello interno da una divisione che invece non era mai stata osservata prima. La nuova divisione è stata probabilmente generata da perturbazioni gravitazionali che potrebbero indicare la presenza di un pianeta o potrebbe essere stata prodotta dalla formazione di una nube di polveri avvenuta da poco tempo.

Nella parte a sinistra viene mostrato il disco protoplanetario nel 2016 con un'unica ombra (A). Nella parte a destra viene mostrato il dischi nel 2021 con l'ombra già conosciuta, qui contrassegnata come (B), e la nuova ombra (C) generata da un disco interno.

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal” riporta i risultati di osservazioni del disco protoplanetario che circonda la giovanissima stella TW Hydrae. Un team di ricercatori ha usato osservazioni condotte con il telescopio spaziale Hubble per esaminare i processi in atto e l’evoluzione della formazione planetaria nel sistema. Un protopianeta era stato individuato nel 2016 e ciò aveva aumentato l’interesse per quel disco protoplanetario. Nel 2017 era stata individuata un’ombra che indicava la presenza diun disco interno inclinato rispetto a quello esterno. Ora una seconda ombra sembra provenire da un ulteriore disco nella parte interna del sistema. Ciò significa che potrebbe esserci anche un altro pianeta in fase di formazione.

Concetto artistico di vari atomi in una nube di gas (Immagine ESO/L. Calçada, M. Kornmesser)

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal” riporta l’identificazione di nubi di gas risalenti a circa 11 miliardi di anni fa nelle quali sono state scoperte le “impronte digitali” lasciate dall’esplosione delle prime stelle dell’universo. Un team di ricercatori guidato da Andrea Saccardi, studente di dottorato presso l’Osservatorio di Parigi, ha usato il VLT dell’ESO in Cile per ottenere le rilevazioni spettrografiche in cui sono contenute le “firme chimiche” degli elementi contenuti nelle nubi attraversate dalla luce captata dal VLT. Le informazioni ottenute permettono di fare un passo in avanti nella ricostruzione di una parte cruciale della storia primordiale dell’universo.