Trovate 11 galassie fuggitive espulse dai loro ammassi galattici

Schema che mostra un'interazione a tre corpi in cui una galassia ellittica compatta si forma e poi viene espulsa da un ammasso (Immagine NASA, ESA, and the Hubble Heritage Team)
Schema che mostra un’interazione a tre corpi in cui una galassia ellittica compatta si forma e poi viene espulsa da un ammasso (Immagine NASA, ESA, and the Hubble Heritage Team)

Ci sono parecchi casi conosciuti di stelle fuggitive come Zeta Ophiuchi ma ora gli astronomi russi Igor Chilingarian e Ivan Zolotukhin dello Sternberg Astronomical Institute, presso la Moscow State University hanno trovato addirittura galassie fuggitive. In un articolo pubblicato sulla rivista “Science”, indicano 11 galassie espulse dagli ammassi di cui facevano parte a causa dell’interazione gravitazionale con le loro vicine.

Igor Chilingarian sta collaborando con l’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics mentre Ivan Zolotukhin sta collaborando con l’Institut de Recherche en Astrophysique et Planétologie di Tolosa, in Francia. Assieme, hanno cominciato uno studio con l’intenzione di identificare nuovi membri di una classe di galassie chiamate ellittiche compatte ma la loro ricerca li ha portati a risultati sorprendenti.

Le galassie ellittiche compatte sono più grandi degli ammassi stellari ma più piccole di una galassia tipica, avendo un diametro di poche centinaia di anni luce. Per fare un confronto, la Via Lattea ha un diametro di circa 100.000 anni luce e non è una galassia particolarmente grande.

Prima di questa ricerca, solo circa 30 galassie ellittiche compatte erano conosciute e tutte facevano parte di ammassi galattici. Per trovarne altre, Igor Chilingarian e Ivan Zolotukhin hanno esaminato i dati raccolti da due indagini precedenti, la SDSS (Sloan Digital Sky Survey) e la GALEX (GALaxy Evolution eXplorer), e rilasciati pubblicamente all’interno dell’iniziativa Virtual Observatory. Ciò ha permesso loro di trovare quasi 200 galassie ellittiche compatte sconosciute in precedenza. Di esse, 11 erano completamente isolate e lontane da qualsiasi galassia o ammasso galattico.

Questa scoperta è stata sorprendente perché secondo la teoria quel tipo di galassia si forma da una più grande che viene spogliata della maggior parte delle sue stelle a causa di interazioni con galassie ancor più grandi. Per questo motivo, ci si aspetta di trovarle vicino a grandi galassie.

Un altro elemento sorprendente di queste galassie ellittiche compatte isolate era la loro velocità molto elevata rispetto a quelle negli ammassi. La spiegazione data è che sono state espulse da un ammasso in seguito a un’interazione a tre corpi. In parole povere, una galassia viene spogliata della maggior parte delle sue stelle da una più grande. Successivamente una terza galassia crea con la sua gravità un effetto fionda che espelle la galassia ellittica compatta dall’ammasso.

La velocità di fuga necessaria a diventare una galassia fuggitiva è davvero enorme, tanto che può raggiungere i 3.000 km/s. Queste galassie fuggitive rimarranno isolate ma proprio per questo motivo potranno sopravvivere. Infatti, se fossero rimaste all’interno di un ammasso probabilmente alla fine sarebbero state assorbite da una delle altre galassie.

Questa scoperta potrà essere utile per capire meglio la struttura e l’evoluzione delle galassie ellittiche compatte. È anche un successo per l’iniziativa Virtual Observatory, che permette a chiunque di accedere a dati resi pubblici per analizzarli in modi diversi per scoprire qualcosa di nuovo.

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