May 2015

Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, ha comunicato i risultati dell’indagine sul problema che ha causato il fallimento della missione del razzo vettore Proton-M del 16 maggio 2015. Il guasto è stato individuato nel rotore della turbopompa del motore del terzo stadio del razzo che ha determinato un’instabilità nel motore che ne ha causato lo spegnimento d’emergenza. Secondo l’indagine si tratta di un difetto di progettazione e sono state emanate raccomandazioni per correggerlo.

Immagine del pianeta nano Cerere e una di un'area della sua superficie nei dettagli (Immagine NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA)

Nei giorni scorsi la sonda spaziale Dawn della NASA si è avvicinata al pianeta nano Cerere e ha scattato varie fotografie ravvicinate della sua superficie. Le ultime immagini pubblicate dalla NASA servivano a scopi di navigazione ma cominciano a mostrare dettagli degli elementi geologici, in particolare tanti crateri più o meno grandi. Essi fanno assomigliare Cerere alla Luna e mostrano una storia piena di impatti.

Il PMM Leonardo durante le operazioni di spostamento (Immagine NASA)

Ieri il modulo PMM (Permanent Multipurpose Module) Leonardo della Stazione Spaziale Internazionale è stato spostato: era collegato al modulo Unity ed è stato riposizionato per collegarlo al modulo Tranquillity. Quest’operazione fa parte dei lavori di ampliamento della Stazione che nel corso dei prossimi mesi permetteranno di preparare i portelli di attracco delle nuove navicelle spaziali americane che dovrebbero entrare in servizio nel 2017.

Concetto artistico della sonda spaziale che studierà Europa e della sua traiettoria nel sistema di Giove (Immagine NASA/JPL-Caltech)

La NASA ha annunciato i nove strumenti selezionati per la sonda spaziale che studierà Europa, una delle grandi lune di Giove. L’interesse per una missione di questo tipo è cresciuto negli anni, da quando la sonda spaziale Galileo ha trovato le prove dell’esistenza di un oceano sotto la superficie di Europa. La nuova missione proverà a stabilire se quell’oceano contenga forme di vita.

Immagine della Nebulosa Medusa ottenuta usando il telescopio VLT (Immagine ESO)

L’immagine più dettagliata mai ottenuta della Nebulosa Medusa è stata catturata usando il telescopio VLT (Very Large Telescope) dell’ESO in Cile. Essa rivela in maniera molto migliore i filamenti di gas incandescente che la compongono. Si tratta dei filamenti serpentini che hanno dato origine al nomignolo Medusa con cui è comunemente conosciuta ispirandosi al mito della creatura con serpenti al posto dei capelli. Questa nebulosa mostra ciò che potrebbe accadere al Sole fra alcuni miliardi di anni.