Tra il 28 e il 29 aprile 2015 un’eruzione solare ha prodotto un filamento che si è esteso per una distanza veramente enorme. Il risultato è che le immagini della sonda spaziale SOHO (Solar and Heliospheric Observatory) che hanno catturato il filamento, per includerlo arrivano a comprendere un’area larga 45 milioni di chilometri.
I filamenti solari sono fenomeni comuni ma generalmente non raggiungono dimensioni così vistose. Si tratta di getti di plasma che dallo strato di atmosfera solare chiamato cromosfera si estendono verso lo spazio, spinti dal campo magnetico solare. Vengono anche chiamati protuberanze solari. Normalmente si estendono per migliaia di chilometri.
La sonda spaziale SOHO opera in una missione in collaborazione tra NASA ed ESA che ha lo scopo principale di studiare il Sole. La sua missione originale aveva una durata di due anni ma ormai continua da quasi 19 anni e mezzo. Tra i coronografi presenti nella suite di strumenti di SOHO ci sono i due LASCO (Large Angle and Spectrometric Coronagraph) che sono stati usati per scattare fotografie dell’enorme filamento solare apparso alla fine di aprile.
I coronografi scattano immagini della corona solare bloccando la luce diretta che arriva dal Sole con un disco di occultamento. Esso crea una sorta di eclissi artificiale nello strumento stesso. L’immagine in cima è stata scattata dal coronografo LASCO C2 e mostra la corona solare interna fino a 8,4 milioni di chilometri dal Sole. L’immagine in basso è stata scattata da coronografo LASCO C3 con un campo di visione più ampio per una larghezza di 45 milioni di chilometri.
Le immagini di questo enorme filamento e dell’espulsione di massa coronale associata a quest’eruzione solare sono davvero impressionanti. Esse ci ricordano che il Sole può emettere quantità enormi di gas a temperature elevatissime e di conseguenza particelle cariche di energia.
Le ricerche sui fenomeni solari hanno lo scopo di capire i meccanismi che li generano. Le loro conseguenze possono essere avvertite anche sulla Terra, nei casi più gravi con problemi per i satelliti in orbita e perfino per le apparecchiature e le reti elettriche al suolo. In questo caso, per fortuna possiamo goderci uno spettacolo che è lettralmente stellare!
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