La navicella spaziale russa Progress M-27M è precipitata sulla Terra

La navicella spaziale Progress M-27M al decollo in cima a un razzo vettore Soyuz 2-1A (Foto cortesia TsENKI. Tutti i diritti riservati)
La navicella spaziale Progress M-27M al decollo in cima a un razzo vettore Soyuz 2-1A (Foto cortesia TsENKI. Tutti i diritti riservati)

Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, ha comunicato che la navicella spaziale Progress M-27M si è disintegrata rientrando in maniera incontrollata nell’atmosfera terrestre. Ufficialmente, il cargo spaziale ha cessato di esistere alle 4.04 di stamattina precipitando sopra l’Oceano Pacifico. È stata la conclusione inevitabile di una missione che era cominciata male il 28 aprile 2015, con un serio problema che aveva causato l’impossibilità di prendere il controllo della Progress per inviarla verso la Stazione Spaziale Internazionale, dove doveva portare rifornimenti.

La missione della navicella spaziale Progress M-27M, a volte identificata come Progress 59 o Progress 59P dalla NASA, doveva seguire quella che è quasi sempre una routine. Il razzo vettore Soyuz su cui è stata lanciata è considerato molto affidabile anche se l’ultima missione Progress fallita, quella della Progress M-12M lanciata 24 agosto 2011, fu dovuta ad un problema al terzo stadio del razzo.

Anche nel caso della Progress M-27M, ci sono sospetti su un problema al razzo vettore ma dichiarazioni ufficiali sono previste per la prossima settimana. Per ora ci sono fonti vicine alla missione Progress che hanno affermato che la Progress ha subito un danno causato da un problema esterno alla navicella.

Come per il fallimento del 2011, il colpevole potrebbe essere il terzo stadio del razzo vettore. Fin dall’inizio, era stato ipotizzato un problema nell’accensione del motore del terzo stadio perché la navicella spaziale Progress M-27M ha cominciato a ruotare su se stessa come se fosse stata colpita e 44 detriti sono stati successivamente avvistati nelle vicinanze del cargo spaziale e del terzo stadio del razzo Soyuz.

La mancanza di comunicazioni con la navicella spaziale Progress M-27M aveva reso difficile prevedere l’esatto momento in cui si sarebbe disintegrata rientrando nell’atmosfera terrestre. C’era il pericolo che a causa della traiettoria non ottimale qualche pezzo potesse raggiungere il suolo e cadere su un’area abitata. Il fatto che alla fine il cargo spaziale sia precipitato sull’Oceano Pacifico è molto positivo.

L’indagine ufficiale di Roscosmos sull’incidente è ancora in corso. La perdita stimata è dell’equivalente di quasi 45 milioni di Euro. L’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale dovrebbe avere ancora rifornimenti fino a settembre. L’emergenza riguarda i prossimi lanci su razzi Soyuz. Un satellite militare russo che doveva essere lanciato nei prossimi giorni potrebbe essere bloccato. Soprattutto, l’invio di tre nuovi membri dell’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale potrebbe essere rimandato. Roscosmos dovrebbe fornire notizie ufficiali la prossima settimana.

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