Una misura dell’immenso alone di gas che circonda la galassia di Andromeda

Schema che mostra la galassia di Andromeda, l'alone che la circonda e il modo usato per misurarne la dimensione (Image NASA/STScI)
Schema che mostra la galassia di Andromeda, l’alone che la circonda e il modo usato per misurarne la dimensione (Image NASA/STScI)

Un team di scienziati ha utilizzato il telescopio spaziale Hubble per misurare l’estensione dell’alone di gas the avvolge la galassia di Andromeda. Esso è risultato essere molto più grande del previsto arrivando a estendersi per circa un milione di anni luce dalla galassia. Ciò significa che arriva a circa metà della distanza che la separa dalla Via Lattea perciò se fosse visibile a occhio nudo la sua dimensione sarebbe circa cento volte quella della Luna piena. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sulla rivista “Astrophysical Journal”.

La galassia di Andromeda, indicata nei vari cataloghi come M31 o NGC 224, è una galassia a spirale come la Via Lattea. Per certi versi è una versione più grande della nostra galassia con un diametro che si avvicina ai 250.000 anni luce e una quantità di stelle stimate in circa mille miliardi. È visibile a occhio nudo in condizioni ottimali ed è l’oggetto più lontano visibile senza bisogno di strumenti.

Una ricerca precedente dal programma Hubble Cosmic Origins Spectrograph (COS)-Halos aveva studiato 44 galassie distanti trovando aloni come quello di Andromeda ma nessuno così massiccio era mai stato visto in una galassia vicina. Un’altra ricerca aveva utilizzato il telescopio spaziale per i raggi X Chandra per studiare l’alone che avvolge la Via Lattea e la sua dimensione era stata stimata in almeno 300.000 anni luce di raggio ma potrebbe essere anche più grande.

Il gas nell’alone che circonda Andromeda è scuro perciò i ricercatori hanno osservato cambiamenti nella luminosità di oggetti lontani. Gli oggetti ideali per questo tipo di osservazioni sono i quasar, nuclei galattici molto distanti e molto brillanti perché alimentati da buchi neri.

In questa ricerca, sono stati utilizzati 18 quasar dietro l’area di Andromeda e del suo alone per esaminare fin dove esso arrivasse. Esso assorbe parte della luce facendo apparire il quasar un po’ più scuro in un piccolo intervallo di lunghezze d’onda. La misurazione di quel calo di luminosità ha permesso di stimare la quantità di gas che c’è tra noi e i vari quasar.

Uno dei vantaggi dei telescopi spaziali è la possibilità di osservare la luce ultravioletta, che viene assorbita dall’atmosfera terrestre. I ricercatori hanno usato i dati provenienti da circa 5 anni di osservazioni effettuate con il telescopio spaziale Hubble. Ricerche precedenti avevano usato Hubble per studiare aloni di gas molto più lontani ma in direzioni almeno vicine ad Andromeda perciò c’erano molti dati disponibili.

Simulazioni fatte con supercomputer suggeriscono che l’alone di Andromeda si sia formato assieme alla galassia. Nel corso del tempo si è arricchito di elementi più pesanti di idrogeno ed elio, quasi certamente grazie alle supernove. È possibile che l’alone che circonda la Via Lattea si avvicini molto a quello di Andromeda. Essi sono destinati ad avvicinarsi col passare del tempo fino a toccarsi perché le due galassie si stanno lentamente avvicinando e si fonderanno in un’unica enorme galassia cominciando tra circa 4 miliardi di anni.

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