Sta avendo un successo strepitoso la raccolta fondi per la vela solare LightSail di The Planetary Society

Bill Nye con in mano la LightSail™ aperta (Foto cortesia The Planetary Society. Tutti i diritti riservati)
Bill Nye con in mano la LightSail™ aperta (Foto cortesia The Planetary Society. Tutti i diritti riservati)

La raccolta fondi per la vela solare LightSail™ progettata da The Planetary Society è cominciata davvero col botto: in pochissimi giorni ha raccolto ben 499,032 dollari. L’obiettivo era raccogliere 200.000 dollari perciò è già stato possibile raggiungere il secondo obiettivo esteso di supportare le operazioni in orbita per quattro mesi. La campagna su Kickstarter continuerà fino al 26 giugno 2015.

La vela solare è un tipo di propulsione che sfrutta la pressione esercitata dalla radiazione solare. Quando la vela riflette la luce, la maggior parte del suo momento viene trasferita generando una spinta. L’accelerazione conseguente è molto piccola e diminuisce con il quadrato della distanza dal Sole, tuttavia la spinta è continua perciò col tempo può raggiungere velocità elevate.

L’idea della vela solare è molto vecchia ma solo negli ultimi decenni sono cominciate le ricerche per svilupparla. Tra i promotori c’era l’astronomo Carl Sagan, che fu tra i fondatori dell’organizzazione no-profit The Planetary Society. Oggi l’amministratore delegato dell’organizzazione è Bill Nye, celebre divulgatore scientifico, per certi versi l’equivalente americano di Piero Angela.

Questo concetto di propulsione è stato utilizzato alcune volte per guidare alcune sonde spaziali sfruttando i loro pannelli solari come vele ma si tratta solo di piccole manovre di precisione. I primi veri esperimenti con vele solari come propulsori principali sono cominciati solo alcuni anni fa.

Nel 2010 la JAXA, l’agenzia spaziale giapponese, ha lanciato la sonda spaziale IKAROS (Interplanetary Kite-craft Accelerated by Radiation Of the Sun) sperimentando con successo una vela solare. La NASA ha provato a sperimentare vele solare con le missioni NanoSail-D ma senza successo. Ci sono altri progetti in corso di sviluppo e ora anche The Planetary Society vuole provarci con il suo progetto LightSail™ finanziato dalle offerte dei sostenitori.

Un prototipo della LightSail™ verrà lanciato nei prossimi giorni ma servirà solo a testare alcuni sistemi di bordo. Esso verrà lanciato a un’altitudine troppo bassa per poter sfruttare adeguatamente una vela solare per la propulsione. La LightSail™ pienamente operativa, chiamata anche LightSail-1, dovrebbe essere lanciata nel 2016 nel lancio di test del razzo vettore Falcon Heavy di SpaceX.

La LightSail™ sarà basata sull’architettura CubeSat, diventata ormai uno standard per i satelliti a basso costo. È composta da unità da 10 cm di lato, nel caso della LightSail™ saranno tre unità. Dopo il lancio, è previsto che raggiunga un’altitudine di 720 km e l’altra navicella lanciata con essa, la Prox-1 sviluppata dal CalTech, la proietterà nello spazio.

Quando verrà il momento, la LightSail™ dispiegherà la sua vela solare in mylar spessa solo 4,5 micron. La superficie totale della vela sarà di 32 metri quadrati, abbastanza da poter sfruttare la luce solare come unica forma di propulsione. A quel punto, la sua missione potrà cominciare.

Ora la raccolta fondi si avvicina al prossimo obiettivo esteso, l’organizzazione dei dati della missione e la loro presentazione alla comunità di scienziati e ingegneri. Chi avrà offerto almeno 35 dollari riceverà anche un file in formato PDF con le schematiche della LightSail™. Se continua così, la raccolta supererà il milione di dollari, dimostrando che c’è interesse da parte del pubblico per progetti di questo tipo.

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