
Era la mattina di ieri in Italia quando il satellite MexSat-1, chiamato anche Centenario per celebrare il centenario della rivoluzione messicana, è stato lanciato su un razzo vettore Proton-M dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan. Dopo circa 10 minuti però qualcosa ha funzionato male nel terzo stadio del razzo provocando la perdita del satellite.
Il satellite MexSat-1/Centenario doveva far parte di una piccola costellazione di tre satelliti di comunicazione che il governo messicano userà per vari scopi, dalla sicurezza nazionale ad applicazioni umanitarie. Il satellite MexSat-2 dovrebbe essere lanciato fra qualche mese ma su un razzo vettore americano Atlas 5 in un’operazione gestita dalla ULA (United Launch Alliance). Il satellite MexSat-3, più piccolo degli altri due, è stato messo in orbita già nel 2012 usando un razzo vettore Ariane 5.
Il lancio di ieri è stato piuttosto confuso. Inizialmente tutto è andato bene ma quando c’è stato un malfunzionamento nel terzo stadio del razzo vettore Proton-M è cominciato il caos anche per quanto riguarda gli aggiornamenti sulla situazione. Per varie ore sono arrivate varie notizie non ufficiali da varie agenzie di stampa e ci è voluto parecchio prima che il satellite MexSat-1 venisse dichiarato perduto.
ILS (International Launch Services), l’azienda che ha gestito il lancio, aveva Inizialmente dichiarato di avere i dati della telemetria del razzo Proton-M. A quel punto però Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, aveva già dichiarato che era sorta un’emergenza con la perdita della telemetria e le agenzie di stampa avevano cominciato a pubblicare dichiarazioni sul fallimento del lancio.
È emerso che a causa di un problema non identificato il motore del terzo stadio del razzo Proton-M ha subito uno spegnimento di emergenza. Il guasto è avvenuto a circa 161 km di altitudine, sufficiente per provocare la disintegrazione del satellite nella ricaduta al suolo.
Possibili detriti del satellite e del razzo che non si sono disintegrati potrebbero essere precipitati nell’area vicino alla città di Cita, in Siberia, vicino al confine con Mongolia e Cina. La speranza è che almeno il propellente tossico del razzo sia bruciato completamente.
Un’indagine ufficiale è stata immediatamente avviata e ciò significa che i razzi Proton-M sono bloccati a terra fino alla sua conlusione. È una brutta situazione per la Russia considerando che anche i razzi Soyuz sono bloccati in attesa dei risultati dell’indagine sul recentissimo incidente alla navicella spaziale Progress M-27M.
Per i razzi Proton-M la situazione è peggiore perché questo è l’ultimo di una serie di incidenti. Quasi esattamente un anno fa, un sofisticatissimo satellite di telecomunicazioni era andato perduto. I razzi Proton-M sono i più importanti in Russia per i lanci commerciali perciò sarà necessario affrontare seriamente questi problemi e anche spingere sullo sviluppo dei nuovi razzi Angara per evitare grossi danni economici.
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