La NASA ha selezionato gli strumenti per la missione su Europa

Concetto artistico della sonda spaziale che studierà Europa e della sua traiettoria nel sistema di Giove (Immagine NASA/JPL-Caltech)
Concetto artistico della sonda spaziale che studierà Europa e della sua traiettoria nel sistema di Giove (Immagine NASA/JPL-Caltech)

La NASA ha annunciato i nove strumenti selezionati per la sonda spaziale che studierà Europa, una delle grandi lune di Giove. L’interesse per una missione di questo tipo è cresciuto negli anni, da quando la sonda spaziale Galileo ha trovato le prove dell’esistenza di un oceano sotto la superficie di Europa. La nuova missione proverà a stabilire se quell’oceano contenga forme di vita.

Nel corso della presentazione, la missione è stata indicata come Europa Clipper ma il nome definitivo verrà annunciato più avanti. Gli strumenti selezionati per la sonda spaziale sono:

Plasma Instrument for Magnetic Sounding (PIMS). Esso lavora assieme a un magnetometro ed è la chiave per determinare lo spessore della crosta di ghiaccio di Europa, la profondità del suo oceano e la sua salinità correggendo il segnale di induzione magnetica per le correnti di plasma attorno a Europa.

Interior Characterization of Europa using Magnetometry (ICEMAG). Questo magnetometro misurerà il campo magnetico vicino a Europa e, assieme allo strumento PIMS, dedurrà posizione, spessore e salinità dell’oceano.

Mapping Imaging Spectrometer for Europa (MISE). Questo spettrometro sonderà la composizione di Europa, identificando e mappando la distribuzione di composti organici, sali e altri materiali per determinare l’abitabilità dell’oceano di Europa.

Europa Imaging System (EIS). Si tratta di un sistema di macchine fotografiche che mapperanno la maggior parte di Europa fornendo immagini ad alta risoluzione.

Radar for Europa Assessment and Sounding: Ocean to Near-surface (REASON). Questo radar è progettato per determinare le caratteristiche della crosta ghiacciata di Europa rilevandone la struttura nascosta.

Europa Thermal Emission Imaging System (E-THEMIS). Questo rilevatore di calore fornirà una mappatura termica di Europa ad un’elevata risoluzioen spaziale per identificare le aree attive come potenziali bocche vulcaniche che eruttano pennacchi d’acqua nello spazio.

MAss SPectrometer for Planetary EXploration/Europa (MASPEX). Questo strumento determinerà la composizione della superficie e dell’oceano sotterraneo di Europa misurando la sua atmosfera estremamente tenue e qualsiasi materiale proiettato nello spazio dalla superficie.

Ultraviolet Spectrograph/Europa (UVS). Questo spettrografo adotterà la stessa tecnica usata per il telescopio spaziale Hubble per rilevare la possibile presenza di pennacchi d’acqua che eruttano dalla superficie di Europa. Esso potrà individuare piccoli pennacchi e fornirà dati importanti sulla composizione e dinamiche dell’atmosfera di questa luna.

SUrface Dust Mass Analyzer (SUDA). Questo strumento analizzerà la composizione di piccole particelle solide proiettate da Europa, fornendo la possibilità di raccogliere direttamente campioni della superficie e di potenziali pennacchi durante i voli a bassa quota.

Un ulteriore strumento, lo SPace Environmental and Composition Investigation near the Europan Surface (SPECIES), è stato selezionato per ulteriori sviluppi. Esso combina uno spettrometro neutrale di massa e un cromatografo per i gas e verrà sviluppato per altre possibilità per la missione.

Per compiere la sua missione, la sonda spaziale effettuerà almeno 45 voli ravvicinati a Europa ad altitudini variabili tra i 25 e i 2.700 chilometri. L’obiettivo finale è verificare se nell’oceano sotterraneo esistano forme di vita ma non esiste uno strumento specifico perché non esiste una tecnologia in grado di rilevare direttamente forme di vita.

Non esiste neppure una definizione precisa di cosa sia una forma di vita perciò gli strumenti effettueranno una serie di rilevazioni, in particolare dell’oceano sotterraneo di Europa e gli scienziati le useranno per fare le loro valutazioni. Le scoperte effettuate nel corso degli anni, comprese quelle alla fine del 2013, fanno sperare che ci sia vita ma è impossibile dire cosa verrà effettivamente trovato.

L’obiettivo per il lancio della sonda spaziale è il 2022 per una missione primaria della durata di due anni e mezzo. Nel frattempo, molte cose potranno succedere e ci potranno essere cambiamenti. Si tratta di una missione davvero molto interessante perché stavolta uno degli obiettivi principali è la ricerca di vita aliena.

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