Il fallimento della missione del cargo spaziale Progress M-27M del 28 aprile è stato dovuto a un difetto nel sistema di separazione

La navicella spaziale Progress M-27M al decollo in cima a un razzo vettore Soyuz 2-1A (Foto cortesia TsENKI. Tutti i diritti riservati)
La navicella spaziale Progress M-27M al decollo in cima a un razzo vettore Soyuz 2-1A (Foto cortesia TsENKI. Tutti i diritti riservati)

Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, ha comunicato i risultati dell’indagine sull’incidente che ha causato il fallimento della missione del cargo spaziale Progress M-27M. Il problema è risultato essere nel sistema di separazione tra la navicella e il terzo stadio del razzo vettore Soyuz 2-1A usato per lanciarla. Una nuova missione Progress per trasportare rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale potrebbe essere programmata per l’inizio di luglio, probabilmente usando un razzo vettore Soyuz-U, la versione usata fino a poco tempo fa.

Il 28 aprile 2015, la navicella spaziale Progress M-27M era stata lanciata con vari rifornimenti per la Stazione Spaziale Internazionale. Subito dopo la separazione dal terzo stadio del razzo vettore Soyuz 2-1A erano cominciati i problemi di comunicazioni e successivamente era stato scoperto che il cargo spaziale stava ruotando su se stesso.

Dopo pochi giorni di tentativi di prendere il controllo della Progress M-27M, Roscosmos aveva dovuto ammettere che la missione era fallita. Senza controllo, la navicella era ricaduta nell’atmosfera terrestre dopo un po’ di giorni, disintegrandosi. I problemi di comunicazione avevano anche reso limitata la disponibilità di dati telemetrici per l’indagine, che di conseguenza era davvero difficile.

Inizialmente, sembrava che la causa dell’incidente fosse da imputare alla depressurizzazione dei serbatoi del terzo stadio del razzo vettore Soyuz 2-1A che aveva causato una separazione violenta dalla navicella Progress M-27M. Le conclusioni dell’indagine indicano invece che la depressurizzazione è stata causata da un problema nella separazione.

Il comunicato di Roscosmos è scarno e fa riferimento a un difetto di progettazione del sistema di separazione e a caratteristiche dinamiche di frequenza ad esso associate. Non sono stati forniti dettagli sulle oscillazioni di frequenze osservate nel meccanismo di separazione perciò ad esempio non è chiaro perché il lancio del cargo spaziale Progress dell’ottobre 2014, il primo effettuato usando un razzo vettore Soyuz 2-1A, sia andato bene.

La notizia positiva è che il problema sembra legato all’accoppiamento tra la versione del terzo stadio usata per il razzo vettore Soyuz 2-1A e il cargo spaziale Progress. Roscosmos studierà comunque i potenziali problemi che potrebbero affliggere la versione del terzo stadio usate in altre versioni del razzo Soyuz, la U e la FG.

L’anno scorso, Roscosmos aveva dichiarato che gli aggiornamenti al razzo Soyuz 2-1A avevano permesso di trasportare fino a 300 kg di carichi in più rispetto alle versioni precedenti. Presumibilmente, fino alla risoluzione del problema, si limiteranno a carichi inferiori.

A questo punto, si attende anche che Roscosmos annunci la data per il lancio dei nuovi membri dell’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale. Anch’essi vengono lanciati usando razzi Soyuz perciò erano stati bloccati. Nel loro caso non ci dovrebbero essere problemi tecnici a ritardare ulteriormente il lancio.

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