Il satellite Sentinel-2A per le osservazioni della Terra è stato lanciato con successo

Il satellite Sentinel-2A al decollo su un razzo vettore Vega (Foto ESA–M. Pedoussaut)
Il satellite Sentinel-2A al decollo su un razzo vettore Vega (Foto ESA–M. Pedoussaut)

Qualche ora fa, il satellite Sentinel-2A, il secondo del programma Copernicus / GMES, è partito dallo spazioporto di Kourou, nella Guiana francese, su un razzo vettore Vega. Poco dopo, il satellite si è regolarmente separato dall’ultimo stadio del razzo e ha cominciato a inviare segnali. Alcune ore dopo ha cominciato a dispiegare i pannelli solari.

Il programma originariamente chiamato Global Monitoring for Environment and Security (GMES) e successivamente Copernicus ha lo scopo di creare un sistema autonomo di controllo del territorio tramite una costellazione di satelliti che avranno diverse funzioni. Il primo dei satelliti Sentinel previsti è stato lanciato nell’aprile 2014 per aprire una nuova era nelle osservazioni della Terra dallo spazio.

Il satellite Sentinel-2A è dotato di una macchina fotografica multispettrale capace di catturare immagini in 13 bande spettrali che vanno dalla luce visibile fino agli infrarossi a onde corte. Essa è in grado di coprire circa 290 chilometri alla volta per offrire un controllo del territorio a un livello molto avanzato.

La missione del satellite Sentinel-2A continua per certi versi il programma dei satelliti SPOT (Satellite Pour l’Observation de la Terre) iniziato negli anni ’80 dalla Francia assieme a Belgio e Svezia. C’è anche un affiancamento alle missioni americane Landsat. Grazie al progetto molto avanzato della sua macchina fotografica multispettrale potrà fornire immagini di una qualità molto elevata, ben superiore a quelle degli altri satelliti di quel tipo.

L’acquisizione di immagini del territorio da parte del satellite Sentinel-2A ha in particolare lo scopo di monitorare la vegetazione, il suolo e le acque, che significa anche le coltivazioni. Esso permetterà di migliorare la mappatura del territorio per valutare in maniera più precisa la suddivisione delle varie aree, dall’uso dei terreni alle foreste ma anche delle variazioni geofisiche.

Questo tipo di monitoraggio sarà utile per contribuire al programma Copernicus riguardo a problemi quali i cambiamenti climatici e la gestione delle emergenze e della sicurezza ambientale. Il satellite Sentinel-2A sarà in grado di rivisitare gli stessi territori ogni 10 giorni.

Dopo il periodo di test, il satellite Sentinel-2A potrà cominciare la sua missione, che ha una durata prevista di 7 anni. La sua orbita, che ha un’altitudine di 786 chilometri, è eliosincrona, cioè passa sopra una certa area della Terra sempre alla stessa ora locale. Il prossimo anno è previsto il lancio del satellite gemello Sentinel-2B ma nel corso del tempo verranno lanciati anche altri satelliti della costellazione Copernicus con vari strumenti per migliorare ancora il monitoraggio del territorio.

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