La sonda spaziale Dawn ha ripreso l’attività dopo un problema a un propulsore a ioni

Rappresentazione artistica della sonda spaziale Dawn sopra il pianeta nano Cerere (Immagine NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA)
Rappresentazione artistica della sonda spaziale Dawn sopra il pianeta nano Cerere (Immagine NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA)

La sonda spaziale Dawn della NASA ha ripreso la sua attività scendendo a una quota di circa 3,900 chilometri sul pianeta nano Cerere per procedere con le operazioni di mappatura che forniranno immagini a una risoluzione senza precedenti. Questo lavoro doveva iniziare alla fine di giugno ma un’anomalia aveva fatto entrare la navicella nel cosiddetto “safe mode” in cui interrompe la sua attività in attesa di istruzioni.

Il 30 giugno la sonda spaziale Dawn aveva messo in funzione il suo propulsore a ioni per cominciare la manovra che doveva farla scendere di quota ed entrare nell’orbita bassa scelta per mappare il pianeta nano Cerere. Poco dopo, un’anomalia aveva attivato il safe mode e gli ingegneri della NASA hanno cominciato il lavoro di analisi dei dati per capirne la causa.

All’inizio di luglio, dal centro controllo missione della NASA sono state inviate le istruzioni per riportare la sonda spaziale Dawn alla sua normale modalità di funzionamento. Tuttavia, l’operazione di mappatura è stata rimandata per trovare il problema che ha causato l’attivazione del safe mode.

L’analisi dei dati ha permesso di stabilire che c’è stata una discrepanza tra l’orientamento previsto per la sonda spaziale Dawn e quello effettivo durante la manovra del 30 giugno. Questa è l’anomalia che ha determinato l’attivazione del safe mode e da lì gli ingegneri della NASA hanno potuto individuare il problema nel sistema di sospensioni cardaniche che permettono al propulsore a ioni n. 3 di ruotare.

La sonda spaziale Dawn è dotata di tre propulsori a ioni, montati su diversi sistemi di sospensioni cardaniche. Ciò assicura una ridondanza adeguata per compensare eventuali guasti o anche solo problemi temporanei. Ad esempio, in seguito a un problema ad un propulsore nel corso del viaggio tra l’asteroide gigante Vesta e il pianeta nano Cerere un altro era stato rapidamente attivato.

In questo caso, gli ingegneri della NASA hanno attivato il propulsore a ioni n. 2 e nel corso dell’ultima settimana l’hanno testato per verificare che anche i sistemi meccanici funzionassero in maniera appropriata. Una volta assicuratisi che la sonda spaziale Dawn è in grado di manovrare correttamente, è stato deciso di riprendere la sua missione.

Ora Dawn sta manovrando per entrare nell’orbita chiamata HAMO (High-Altitude Mapping Orbit, orbita di mappatura ad alta definizione). Il motore a ioni non è molto potente perciò ci vorrà ancora qualche giorno ma in agosto la sonda comincerà a scattare fotografie del pianeta nano Cerere di qualità migliore rispetto a quelle disponibili. Ciò permetterà di migliorare le nostre conoscenze della sua geologia e forse di risolvere il mistero delle macchie bianche.

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