
Un articolo appena pubblicato sulla rivista “Nature” descrive la scoperta di misteriose increspature che attraversano il disco di polvere che circonda la stella AU Microscopii, o AU Mic. Grazie a SPHERE, uno strumento montato sul Very Large Telescope dell’ESO, un team guidato da Anthony Boccaletti del LESIA (Observatoire de Paris/CNRS/UPMC/Paris-Diderot), in Francia, ha scoperto queste strutture mai viste prima e ancora da spiegare.
AU Microscopii è una stella molto giovane dato che la sua età è stimata attorno ai 12 milioni di anni. La sua distanza è di circa 32 anni luce dalla Terra ed è invisibile a occhio nudo perché è una nana rossa che ha una brillantezza molto inferiore a quella del Sole. Il nome è dovuto al fatto che si trova nella costellazione del Microscopio.
Il disco di polvere che circonda AU Microscopii è stato scoperto nel 2003 e da allora è stato oggetto di varie osservazioni, anche con il telescopio spaziale Hubble, alla ricerca di pianeti, anche in fase di formazione. Recentemente, è stato possibile studiare questa stella e il suo disco di polvere con SPHERE (Spectro-Polarimetric High-contrast Exoplanet REsearch), uno strumento entrato in fase di test poco più di un anno fa.
Lo scopo principale di SPHERE è quello di studiare esopianeti grazie alla possibilità di vederli direttamente. Nel caso di AU Microscopii, invece di trovare pianeti, gli astronomi hanno avuto la sorpresa di scoprire strane strutture come nessuno aveva mai visto prima.
Dopo questa scoperta, gli astronomi sono andati a cercare nell’archivio delle immagini catturate dal telescopio spaziale Hubble trovando quelle strutture in osservazioni effettuate nel 2010 e nel 2011. All’epoca le increspature non erano state riconosciute perché nessuno si era reso conto dell’anomalia ma stavolta gli astronomi sapevano cosa cercare. Infatti, hanno trovato le strutture già viste con SPHERE e si sono resi conto che esse sono cambiate nel corso del tempo.
Queste increspature cambiano rapidamente nel tempo e quelle lontane dalla stella sembrano muoversi più velocemente di quelle vicine ad essa, fino a 40.000 km/h. Gli astronomi hanno trovato almeno tre strutture che si muovono così rapidamente che potrebbero sfuggire all’attrazione gravitazionale della stella.
Per ora ci sono solo ipotesi su queste increspature. Secondo Glenn Schneider dello Steward Observatory, negli USA, coautore della ricerca, esse potrebbero essere legate a brillamenti della stella. Un brillamento potrebbe aver innescato qualche reazione in un possibile pianeta strappandogli materiale in maniera violenta. Quel materiale potrebbe essersi propagato lungo il disco a causa della forza del brillamento.
Saranno necessarie altre osservazioni per capire se ci siano pianeti nel sistema di AU Microscopii e quindi se l’ipotesi sull’origine delle increspature abbia un fondamento. SPHERE si è dimostrato molto utile anche nello studio di un disco di polvere ma altri strumenti potranno aiutare questa ricerca come ad esempio il radiotelescopio ALMA.
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Credi ci sia da preoccuparsi? A me queste notizie mettono ansia…
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Per fortuna questa stella è a 32 anni luce dalla Terra perciò non ci sono pericoli per noi. 😉
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Da profana, non posso comprendere i misteri che si celano dietro alle increspature che attraversano il disco di polvere, posso solo ammirarne la bellezza!