È un fallimento il lancio inaugurale del razzo vettore Super Strypi

Il razzo vettore Super Strypi sulla rampa di lancio il 23 ottobre 2015 (Foto USAF)
Il razzo vettore Super Strypi sulla rampa di lancio il 23 ottobre 2015 (Foto USAF)

Era notte in Italia quando è avvenuto il primo test di lancio del razzo vettore Super Strypi nella missione indicata come ORS-4, che si è concluso con un fallimento. Il razzo è decollato regolarmente dalla base dell’aeronautica americana di Kauai, alle Hawaii ma dopo circa un minuto ha perso il controllo e dopo qualche secondo è andato a pezzi con la conseguente distruzione dei 13 satelliti che doveva mettere in orbita.

Il razzo vettore Super Strypi, conosciuto anche come SPARK (Spaceborne Payload Assist Rocket – Kaua), è parte del programma LEONIDAS (Low Earth Orbiting Nanosatellite Integrated Defense Autonomous System) finanziato dal Dipartimento della Difesa americano. È l’ultimo sviluppo di una serie di progetti iniziati negli anni ’60.

Super Strypi è un piccolo razzo vettore alto solo 20 metri circa progettato per mettere in orbita piccoli satelliti fino a 250 kg ad altitudini di circa 400 km. È un razzo a tre stadi che usano miscela di nitrato di ammonio (ammonium nitrate blend – ANB) come combustibile. Esso richiede una preparazione relativamente breve con la possibilità di procedere rapidamente a un lancio.

Si tratta di un progetto in parte militare e per questo motivo c’era un certo riserbo attorno al primo lancio sperimentale ma è sviluppato in collaborazione con Sandia National Laboratories, Aerojet Rocketdyne e l’Università delle Hawaii. Per questo lancio inaugurale, il carico era composto da 13 satelliti di piccolissime dimensioni da lanciare in orbita terrestre bassa con vari scopi civili, scientifici e anche commerciali.

Era il lancio inaugurale del razzo vettore Super Strypi e per questo motivo si sapeva che c’erano dei rischi. Ci sarà un’indagine per capire i motivi del fallimento del lancio. La rotazione e l’oscillazione del razzo sono chiaramente visibili nelle immagini fornite dall’Università delle Hawaii assieme ad un’animazione che consente di comprendere meglio i movimenti compiuti prima che andasse a pezzi.

Purtroppo queste cose succedono nel corso dello sviluppo di nuovi razzi vettori. A causa del coinvolgimento dell’aeronautica militare, è difficile sapere se verranno fornite informazioni riguardo alle indagini sull’incidente. Un nuovo lancio era previsto ma non era stata fornita alcuna data e a questo punto il programma verrà inevitabilmente rivisto.

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