
La NASA ha rilasciato immagini del pianeta nano Plutone e della sua luna principale Caronte che mostrano gran parte della loro superficie. Esse sono formate da composizioni di varie fotografie scattate da due macchine fotografiche della sonda spaziale New Horizons: il Long Range Reconnaissance Imager (LORRI) e la Ralph/Multispectral Visible Imaging Camera. Le fotografie sono state scattate tra il 7 e il 13 luglio scorso, nel corso dell’approccio che ha portato allo straordinario volo ravvicinato del 14 luglio 2015.
Le immagini sono state create basandosi su osservazioni di un giorno di Plutone, equivalente a 6,4 giorni terrestri. Caronte è in rotazione sincrona con Plutone, di conseguenza gli mostra sempre la stessa faccia, come la Luna con la Terra, e ciò significa che il suo periodo di rotazione e quello di rivoluzione sono uguali. In parole povere, anche il suo giorno è di 6,4 giorni terrestri.
Nel corso di quasi una settimana, la sonda spaziale New Horizons è passata da una distanza di circa 8 milioni di chilometri da Plutone a circa 645.000 chilometri. La conseguenza è che la qualità delle fotografie scattate è variata notevolmente durante quei giorni ed è rimasta inferiore a quella delle immagini ad alta risoluzione scattate nel corso del volo ravvicinato che la NASA ha pubblicato negli ultimi mesi.
Il volo ravvicinato è durato troppo poco per catturare dettagli di ampie parti della superficie di Plutone e Caronte perciò le fotografie a risoluzione inferiore scattate nei giorni precedenti sono molto utili per farsi un’idea delle caratteristiche delle aree non fotografate il 14 luglio 2015. Nell’immagine composita di Plutone, l’area fotografata durante il volo ravvicinato è quella a “ore 6”. Nell’immagine composita di Caronte, è invece quella a “ore 12”.
Quest’operazione di composizione grafica delle fotografie non è perfetta. Ci sono increspature nel bordo inferiore che mostra il sud di Plutone e Caronte costituite da artefatti prodotti dal modo con cui le immagini scattate dalla sonda spaziale New Horizons sono state combinate.
Ci fanno comunque capire che la diversità sulla superficie di Plutone è perfino maggiore di quanto avessimo già visto perché l’emisfero fotografato ad alta risoluzione appare diverso dall’altro. Su Caronte invece i due emisferi sembrano molto simili ma è possibile vedere i confini dell’enorme canyon che attraversa l’area fotografata durante il volo ravvicinato. Anche a bassa risoluzione, le immagini sono davvero interessanti.
