Una galassia primordiale osservata dai telescopi spaziali Hubble e Spitzer

L'ammasso galattico MACS J0416.1-2403 osservato dal telescopio spaziale Hubble con la galassia soprannominata Tayna nel riquadro (Immagine NASA, ESA, and L. Infante (Pontificia Universidad Catolica de Chile))
L’ammasso galattico MACS J0416.1-2403 osservato dal telescopio spaziale Hubble con la galassia soprannominata Tayna nel riquadro (Immagine NASA, ESA, and L. Infante (Pontificia Universidad Catolica de Chile))

Un articolo pubblicato sulla rivista “Astrophysical Journal” descrive la scoperta della galassia più tenue dell’universo primordiale. Secondo questo studio, questa galassia è nata quando l’universo aveva “solo” 400 milioni di anni circa e per questo motivo è stata soprannominata Tayna, che significa “primogenita” nella lingua Aymara. Per rilevarne la luce è stato utilizzato l’effetto di lente gravitazionale di un ammasso galattico. Esso ha permesso di catturare la luce estremamente fioca di un totale di 22 galassie antichissime usando i telescopi spaziali Hubble e Spitzer.

Questa ricerca fa parte del programma Frontier Fields, un’indagine della durata di tre anni che ha lo scopo di ottenere le osservazioni più approfondite dell’universo sfruttando gli effetti di lente gravitazionale di sei ammassi galattici per esplorare regioni più distanti. In questo caso, l’ammasso galattico MACSJ0416.1–2403, distante circa 4 miliardi di anni luce dalla Terra, è stato usato per catturare la luce di Tayna e di altre galassie nate nell’universo primordiale.

Poche settimane fa, un’altra ricerca aveva usato questo e altri ammassi per scoprire galassie nane risalenti fino a circa 600 milioni di anni dopo il Big Bang. Tayna, scoperta da un team guidato dall’astronomo Leopoldo Infante della Pontificia università cattolica del Cile, è di 200 milioni di anni più antica.

La galassia Tayna è paragonabile alla Grande Nube di Magellano, una piccola galassia satellite della Via Lattea. Noi vediamo Tayna com’era quand’era molto giovane perciò al suo interno stanno nascendo stelle a un ritmo dieci volte superiore rispetto alla Grande Nube di Magellano. È possibile che Tayna costituisca il nucleo di un oggetto che sta crescendo e nel corso del tempo è diventato una galassia di dimensioni normali.

Questa scoperta è ai limiti delle possibilità dei telescopi spaziali attualmente in servizio. Solo grazie all’ingrandimento causato dall’enorme forza di gravità degli ammassi galattici che deviano la luce proveniente da queste antichissime galassie siamo in grado di catturare la loro luce estremamente fioca.

La scoperta di Tayna e di altre antichissime galassie continua a mostrare l’utilità del programma Frontier Fields. Tuttavia, per migliorare ulteriormente le osservazioni di quelle galassie per aumentare le nostre conoscenze dell’universo primordiale sarà necessario attendere ancora qualche anno e il lancio del telescopio spaziale James Webb.

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