L’ESO ha comunicato il successo della prima osservazione effettuata utilizzando il nuovo strumento GRAVITY montato sul VLT (Very Large Telescope). Esso è operativo su tutti i quattro telescopi UT da 8,2 metri del VLT e i test di osservazione di una regione vicina al centro della Via Lattea mostrano che sta funzionando in maniera eccellente per fornire osservazioni di elevata qualità.
GRAVITY fa parte dell’interferometro VLT, il che significa che combina la luce di più telescopi permettendo di osservare i dettagli di un oggetto come se si stesse utilizzando un telescopio con un diametro pari alla separazione tra quelli fisici. In questo caso, combinando la luce dei quattro telescopi UT (Unit Telescopes) è possibile ottenere la risoluzione di un telescopio con un diametro di 130 metri. È anche possibile combinare la luce dei quattro telescopi AT (Auxiliary Telescopes). La risoluzione e l’accuratezza sono 15 volte superiori a quelle ottenute con un singolo telescopio fisico.
Lo studio dell’area vicina al buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea è uno degli obiettivi principali dell’utilizzo di GRAVITY. In particolare, gli astronomi intendono effettuare misurazioni più precise di quelle disponibili del campo gravitazionale attorno a questo mostro, conosciuto anche come Sagittarius A* o semplicemente Sgr A*, con una massa stimata attorno ai 4 milioni di masse solari. Ciò permetterà anche di verificare che gli effetti di quel campo corrispondano a quelli previsti dalla teoria della relatività generale di Albert Einstein.
Per ottenere questi risultati, gli astronomi useranno GRAVITY per osservare una stella chiamata S2 che orbita attorno al buco nero supermassiccio con un periodo di 16 anni. Questa stella è fioca perciò la sua rapida individuazione è stata un eccellente risultato delle prime osservazioni. Il nuovo strumento permetterà di misurarne la posizione con estrema precisione per determinarne il moto attorno al buco nero.
Questo nuovo strumento è disponibile giusto in tempo per preparare le osservazioni della stella S2 nel momento di massima vicinanza al buco nero supermassiccio. L’evento è previsto per il 2018, quando S2 passerà a circa 17 ore luce dal buco nero. In quel momento avrà una velocità stimata attorno ai 30 milioni di km/h, circa il 2,5% della velocità della luce. In quelle condizioni sarà possibile osservare effetti relativistici, che verranno analizzati in maniera molto dettagliata grazie a GRAVITY.
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