
Un articolo pubblicato sulla rivista “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society” descrive una ricerca su un oggetto chiamato CX330 che per alcuni anni è stato misterioso ed è poi risultato essere una giovane stella. Un gruppo di ricercatori guidato da Chris Britt della Texas Tech University ha usato dati raccolti dai telescopi spaziali Chandra e WISE della NASA e altri ancora per determinare la sua natura. Rimane da chiarire perché CX330 sia così isolata.
CX330 è stata scoperta nel 2009 come sorgente di raggi X durante un’indagine effettuata con l’osservatorio per i raggi X Chandra sulla regione centrale della Via Lattea. Ulteriori osservazioni hanno mostrato che CX330 emetteva luce visibile ma ciò non aiutò a chiarire la sua natura. Chris Britt e i suoi colleghi hanno esaminato immagini della stessa area catturate dal telescopio spaziale WISE e si sono resi conto che CX330 ha molta polvere calda attorno a essa che doveva essere stata scaldata da un’attività esplosiva.
Un confronto tra i dati della missione WISE del 2010 e quelli raccolti con il telescopio spaziale Spitzer nel 2007 ha mostrato che CX330 è probabilmente una giovane stella che mostra i segni di quella che è ben più di un’esplosione normale. Infatti, questo fenomeno sta andando avanti da parecchi anni, tanto che in quei tre anni la sua brillantezza è aumentata di alcune centinaia di volte.
I ricercatori hanno cercato altri dati raccolti da telescopi al suolo e in indagini come la VVV (VISTA Variables in The Via Lactea) dell’ESO e la OGLE-IV, la quarta fase dell’indagine Optical Gravitational Lensing Experiment. Mettendo assieme tutte le informazioni trovate sulla luminosità di CX330 è stato possibile capire meglio la sua natura e l’unica interpretazione possibile è che si tratta di una giovane stella che per qualche motivo è nel mezzo del nulla.
Il comportamento della stella CX330 ricorda quelle della classe FU Orionis, che non sono ancora nella sequenza principale e mostrano a intervalli irregolari notevoli cambiamenti di magnitudine e classe spettrale. Tuttavia, CX330 è molto più compatta, calda e probabilmente più massiccia di qualunque stella di classe FU Orionis conosciuta.
La maggiore anomalia di CX330 è data dal suo isolamento. Se si trattasse di una stella appena nata come quelle di classe FU Orionis ci si aspetterebbe che fosse vicina alle sue “sorelle” perché le stelle si formano in gruppi da grandi nubi di gas e polveri. La regione di quel tipo più vicina a CX330 è a oltre mille anni luce di distanza.
La stella CX330 sembra molto giovane perciò si dev’essere formata vicino alla sua posizione attuale. Se le cose stanno così, si tratta di un’anomalia. Ogni nuova osservazione sembra portare più domande che risposte e proprio per questo CX330 è un oggetto interessante da studiare.