L’interno del pianeta nano Cerere è stratificato

Rappresentazione artistica dei possibili strati interni di Cerere (Immagine NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA)
Rappresentazione artistica dei possibili strati interni di Cerere (Immagine NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature” descrive una ricerca sulla struttura interna del pianeta nano Cerere. Un team guidato da Ryan Park del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA ha analizzato con estrema precisione i movimenti della sonda spaziale Dawn, in orbita attorno a Cerere, per ottenere indizi che suggeriscono che sia composto di vari strati con il più denso nel suo nucleo e alcuni strati molli che ne includono di acqua ghiacciata.

La NASA invia e riceve segnali radio dalla sonda spaziale Dawn e la loro analisi permette di misurare con estrema precisione la sua velocità in ogni istante. Ciò a sua volta permette di calcolare di dettagli del campo gravitazionale del pianeta nano Cerere. L’analisi delle piccole variazioni gravitazionali ha fornito agli scienziati gli indizi sulla composizione interna del pianeta nano.

Complessivamente Cerere è molto meno denso della Terra, della Luna, di altri corpi celesti rocciosi del sistema solare ma anche dell’asteroide gigante Vesta, il corpo celeste più grande della cintura di asteroidi tra Marte e Giove dopo Cerere. Secondo i ricercatori, gli strati soffici si sono separati da quelli rocciosi quando Cerere era ancora molto giovane con l’acqua che è risalita fino allo strato più esterno assieme ad altri materiali leggeri.

Tuttavia, questa struttura a strati è meno pronunciata in Cerere che nei pianeti del sistema solare o nella Luna. Ad esempio, la Terra ha un nucleo metallico, un mantello semi-fluido e una crosta esterna che compongono una struttura definita mentre quella di Cerere sembra avere divisioni meno nette tra i vari strati. Il fatto che ci sia comunque una certa divisione in strati è una conferma che Cerere è più di un asteroide ed è stato corretto classificarlo come pianeta nano.

Le informazioni raccolte aiutano a capire meglio i processi avvenuti dopo la formazione di Cerere. Secondo gli scienziati, l’acqua si muoveva nell’antico sottosuolo del pianeta nano. In sostanza, si tratta di un altro indizio che conferma la teoria proposta qualche tempo fa che una volta ci fosse acqua allo stato liquido sotto la superficie.

La NASA aveva preso in considerazione la possibilità che la sonda spaziale Dawn usasse il gas rimasto nel propulsore a ioni per lasciare Cerere e compiere un passaggio ravvicinato all’asteroide 145 Adeona ma alla fine ha deciso che Dawn rimarrà in orbita attorno a Cerere. In questo modo, sarà possibile continuare a raccogliere dati su questo pianeta nano fino alla fine della sua missione, che potrebbe avvenire nel 2017, per scoprirne tutti i segreti.

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