
Secondo una stima degli astronomi la sola Via Lattea potrebbe ospitare un miliardo di pianeti giganti gassosi come Giove. Vent’anni di scoperte e studi di esopianeti hanno insegnato che esistono diversi tipi di gioviani e il loro studio è importante per capire l’evoluzione di un sistema solare, compreso il nostro, data l’influenza di un pianeta di quella massa. D’altra parte, anche lo studio di Giove ci aiuta a capire più in generale quella classe di esopianeti.
David Ciardi è un astronomo dell’Exoplanet Science Institute (NExSci) della NASA al Caltech che sta studiando Giove, ultimamente seguendo la missione della sonda spaziale Juno, per capire i giganti gassosi. Tra questi pianeti ci sono i cosiddetti gioviani caldi, così chiamati perché orbitano molto vicini alla loro stella e di conseguenza vengono scaldati fino a raggiungere temperature elevatissime.
Negli ultimi anni sono stati trovati molti gioviani caldi e gli astronomi si chiedono perché siano così vicini alla loro stella. Nel nostro sistema solare i giganti gassosi sono piuttosto lontani dal Sole ma è possibile che Giove si sia formato in un’area ancor più esterna per poi avvicinarsi un po’. Uno degli argomenti di studio all’interno della storia dei sistemi solari è quello della migrazione dei pianeti, che secondo i modelli attuali avviene all’inizio della loro storia, quando le orbite non sono ancora del tutto stabili.
Elisa Quintana, una scienziata dell’Ames Research Center della NASA, ha spiegato che la sonda spaziale Juno esaminerà Giove per misurare ad esempio il vapore acqueo e l’ossigeno nel pianeta. Le analisi dell’abbondanza di queste molecole e di altri elementi potrà aiutare a ricostruire la storia di Giove fornendo indizi sull’area in cui si è formato e sulla sua evoluzione.
La presenza di Giove ha influenzato fortemente l’evoluzione del sistema solare interno nel corso della prima fase della sua vita. Fu un era caotica con molte collisioni e la potente gravità di un gigante gassoso ha influenzato le traiettorie di molti oggetti. Comprendere l’evoluzione di Giove vuol dire comprendere meglio quella storia caotica e di conseguenza anche le prime fasi di vita della Terra e della Luna.
Risultati sorprendenti sono arrivati da simulazioni delle prime fasi della storia del sistema solare. Gli scienziati pensavano che Giove avesse in qualche modo protetto i pianeti interni attirando asteroidi e comete con la sua potente forza di gravità. Le simulazioni suggeriscono quasi l’opposto con corpi celesti che passano vicino a Giove con un effetto fionda che li accelera provocando impatti più frequenti e più violenti sui pianeti interni, inclusa la Terra.
Insomma, c’è ancora molto da capire su Giove e la sonda spaziale Juno ci aiuterà a risolvere qualche mistero sul suo nucleo e sul suo campo magnetico. Le informazioni che verranno ottenute permetteranno di capire meglio il ruolo degli esopianeti di tipo gioviano e la loro influenza sui pianeti rocciosi nei loro sistemi solari.