September 2016

Una delle ultime fotografie inviate da Rosetta (Immagine ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA)

L’ESA ha confermato che la sonda spaziale Rosetta ha compiuto l’atterraggio controllato sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, nella regione chiamata Ma’at. Quest’evento significa la fine della missione perché Rosetta non era progettata per l’atterraggio, che di conseguenza è stato violento. Alcuni strumenti sono rimasti attivi fino alla fine per inviare dati fin quando fosse possibile.

Concetto artistico di una navicella spaziale vicina a Giove (Immagine cortesia SpaceX)

Ieri all’International Astronautical Congress appena iniziato a Guadalajara, in Messico, il fondatore di SpaceX Elon Musk ha spiegato i suoi piani per missioni spaziali interplanetarie con astronauti e perfino coloni. Nonostante i recenti problemi causati dall’esplosione di uno dei suoi razzi le sue ambizioni non sono state intaccate e anzi ha mostrato il progetto dell’Interplanetary Transport System per trasportare esseri umani in giro per il sistema solare.

Europa con i possibili pennacchi di vapore acqueo al polo sud (Immagine NASA/ESA/W. Sparks (STScI)/USGS Astrogeology Science Center)

In una conferenza stampa, la NASA ha annunciato che un team di astronomi guidati dal dottor William Sparks che ha osservato Europa con il telescopio spaziale Hubble ha catturato le immagini di quelli che potrebbero essere pennacchi di vapore acqueo mentre eruttano dalla superficie di questa luna del pianeta Giove. Essi sarebbero una conferma dell’attività esistente sotto la superficie ghiacciata con un oceano d’acqua liquida, uno dei migliori candidati a ospitare forme di vita. I risultati di questa ricerca verranno pubblicati sulla rivista “Astrophysical Journal”.

Alcuni eventi esplosivi sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko (Immagine OSIRIS: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA; NavCam: ESA/Rosetta/NavCam – CC BY-SA IGO 3.0)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society” descrive una ricerca su eventi esplosivi rilevati dalla sonda spaziale Rosetta dell’ESA sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Nel corso dei tre mesi attorno al massimo avvicinamento al Sole del 13 agosto 2015, le macchine fotografiche di Rosetta hanno catturato 34 esplosioni. Un team guidato da Jean-Baptiste Vincent del Max Planck Institute for Solar System Research di Gottinga, in Germania, ha rintracciato la loro origine sulla superficie della cometa.

Galassie ricche di monossido di carbonio indicate in arancione assieme a quelle già viste da Hubble in blu (Immagine B. Saxton (NRAO/AUI/NSF); ALMA (ESO/NAOJ/NRAO); NASA/ESA Hubble)

Una serie di articoli che verranno pubblicati sulle riviste “Astrophysical Journal” e “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society” descrivono varie parti di una ricerca basata sull’osservazione del campo ultra-profondo del telescopio spaziale Hubble utilizzando il radiotelescopio ALMA. Queste osservazioni mostrano che il tasso di formazione stellare nelle galassie giovani è strettamente legato alla loro massa totale sotto forma di stelle.