October 2016

Dione (Immagine NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Geophysical Research Letters” descrive una ricerca su Dione ed Encelado, due delle lune del pianeta Saturno. Utilizzando dati raccolti dalla sonda spaziale Cassini, Mikael Beuthe, Attilio Rivoldini e Antony Trinh dell’Osservatorio Reale del Belgio a Bruxelles hanno calcolato in una nuova maniera lo spessore della crosta ghiacciata delle due lune concludendo che anche Dione possiede un oceano sotterraneo.

La nube molecolare IRAS 16061-5048C1 e in basso immagini da simulazioni al computer (Immagine cortesia Francesco Fontani/INAF)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Astronomy&Astrophysics” descrive una ricerca su una nube molecolare chiamata IRAS 16061-5048C1. Un team guidato da Francesco Fontani dell’INAF di Arcetri ha utilizzato il radiotelescopio ALMA per osservarne la frammentazione in grumi di materiali distribuiti lungo una sorta di filamento che potrebbero costituire gli embrioni di future stelle e probabilmente di sistemi solari.

I resti di supernova DEM L241 con la binaria gamma LMC P3 nel cerchio (Immagine X-ray: NASA/CXC/SAO/F. Seward et al; Optical: NOAO/CTIO/MCELS, DSS)

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophyisical Journal” descrive la scoperta della prima binaria gamma trovata fuori dalla Via Lattea, chiamata LMC P3. Un team di ricercatori guidato da Robin Corbet del Goddard Space Flight Center della NASA ha usato il telescopio spaziale Fermi per scoprire questa coppia nella Grande Nube di Magellano formata da una stella gigante blu e da una compagna che potrebbe essere una stella di neutroni o un buco nero che interagiscono producendo emissioni cicliche di raggi gamma.

La regione rho-Ophiuchus e la stella Elias 2-27 (Immagine L. Pérez (MPIfR), B. Saxton (NRAO/AUI/NSF), ALMA (ESO/NAOJ/NRAO), NASA/JPL Caltech/WISE Team)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Science” descrive una ricerca sulla struttura che ruota attorno alla giovanissima stella Elias 2-27. Un team guidato dall’astronoma Laura Perez dell’Istituto Max Planck per la radioastronomia a Bonn, in Germania, ha utilizzato il radiotelescopio ALMA per rilevare la struttura a forma di spirale attorno alla stella, la prima di questo tipo mai osservata.