Poco fa la navicella spaziale Progress MS-7 è attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale nella missione indicata anche come Progress 68 o 68P. Il cargo spaziale russo, decollato sabato scorso, trasporta cibo, acqua, esperimenti scientifici, propellente e hardware vario.
Il cargo spaziale Progress MS-7 è regolarmente attraccato al modulo russo Pirs della Stazione Spaziale Internazionale usando il sistema automatico che permette alle navicelle russe l’attracco diretto. Probabilmente domani l’equipaggio procederà con l’apertura del portello e le procedure per far diventare la Progress MS-7 un’appendice della Stazione. A quel punto, potranno cominciare le operazioni di scarico.
Purtroppo un problema durante il primo tentativo di lancio del cargo spaziale Progress MS-7 giovedi scorso ha impedito il test della traiettoria ultra-veloce da 3 ore e mezza. L’agenzia spaziale Roscosmos non ha fornito dettagli sul problema, sta di fatto che il test è rimandato almeno alla prossima missione Progress.
Questo test è importante perché un successo permetterebbe di utilizzare la rotta ultra-veloce anche per i viaggi delle navicelle Soyuz usate per il trasporto di astronauti. Ridurre la durata del viaggio vuol dire tenere il personale in una situazione in cui la sola protezione è quella della navicella per un tempo inferiore.
La missione del cargo spaziale Progress MS-7 è cominciata anche con un giallo riguardante uno strumento attaccato alla navicella. L’agenzia spaziale Roscosmos non ha fornito informazioni sulla sua natura perciò ci sono solo ipotesi. Potrebbe essere un’evoluzione dell’esperimento Otrazhenie-5 del 2014, un sensore ottico progettato per monitorare fenomeni atmosferici e le loro proprietà di riflessione.
Quel tipo di sensore potrebbe avere applicazioni militari per le possibilità di migliorare le capacità di ricognizione e sistemi d’allarme. Si tratta di speculazioni ma sono dovute all’assenza di informazioni chiare sullo strumento, non proprio ciò che ci si aspetterebbe in una missione all’interno di una collaborazione internazionale.
La missione della navicella spaziale Progress MS-7 è sostanzialmente compiuta. Essa infatti non è in grado di tornare sulla Terra perciò verrà riempita di hardware guasto o comunque ormai inutilizzabile e spazzatura assortita e verrà fatta disintegrare rientrando nell’atmosfera terrestre. Quest’epilogo della missione avverrà probabilmente nel marzo 2018 ma la data precisa dipende da vari fattori.
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