Un articolo in pubblicazione sulla rivista “The Astrophysical Journal Supplement Series” descrive i risultati della CARMA-NRO Orion Survey, una mappatura ad alta risoluzione della nube molecolare chiamata Orione A, una delle due gigantesche nubi molecolari nel complesso nebuloso molecolare di Orione. Un team di astronomi ha combinato le osservazioni dei radiotelescopio CARMA e NRO per mappare le stelle ma anche i movimenti del gas all’interno della nube.
La nube molecolare di Orione A è quella che dalla Terra appare vicina alla parte della costellazione di Orione conosciuta come la spada. Distante dalla Terra “solo” 1.350 anni luce circa, è la regione di intensa formazione stellare più vicina alla Terra in cui si formano sia stelle molto massicce che quelle più piccole, con una massa simile al Sole. Per questo motivo tutto il complesso di Orione è oggetto di parecchi studi e ad esempio all’inizio del 2017 un articolo pubblicato sulla rivista “Astronomy & Astrophysics” descriveva la vista della nube generata grazie all’indagine VISION.
La CARMA-NRO Orion Survey è basata su osservazioni di due radiotelescopi, l’interferometro Combined Array for Research in Millimeter-wave Astronomy (CARMA), che ha cessato le operazioni nel 2015 ed era formato da un array di 23 antenne, e la singola antenna da 45 metri del Nobeyama Radio Observatory (NRO). Il Yale Center for Research Computing ha partecipato alla ricerca gestendo i grandi insiemi di dati raccolti e producendo le immagini.
La combinazione delle diverse caratteristiche dei due radiotelescopi utilizzate ha permesso di combinare i dettagli catturati da CARMA con le viste più ampie di NRO per ottenere i dettagli di singole stelle in formazione e la forma e i moti complessivi della nube molecolare di Orione A. Shuo Kong di Yale, primo autore dello studio, ha spiegato che le mappe create sondano una vasta gamma di scale fisiche necessarie a studiare come si formanole stelle nelle nubi molecolari e come le giovani stelle influenzano la nube in cui si formano.
La nascita e l’evoluzione delle stelle sono oggetto di molte ricerche sia teoriche che basate su osservazioni perché le risposte stanno aiutando a capire sempre meglio i meccanismi che hanno portato anche alla nascita del Sole di quindi della Terra. Tuttavia, nel caso di stelle molto più massicce del Sole le mappe mostrano come l’energia rilasciata nell’area circostante abbia un impatto importante su di essa.
Questa ricerca potrà essere utile anche per creare modelli di formazione stellare in altre galassie. Ciò perché questo tipo di indagine permette di migliorare le nostre conoscenze della nascita e dell’evoluzione delle stelle grazie alla relativa vicinanza della nube di Orione A e i risultati potranno essere applicati a nubi lontane milioni di anni luce nelle quali non è possibile rilevare tutti i dettagli.
In sostanza questo tipo di indagine crea un database di informazioni che successivamente possono essere utilizzate in altre ricerche molto diverse. In alcuni casi si tratterà di studi più specifici di singole stelle nella nube di Orione A tra le quali la CARMA-NRO Orion Survey aiuterà a trovare quelle più interessanti.
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