Missione CRS-16 compiuta: la navicella spaziale Dragon di SpaceX è tornata sulla Terra

Il cargo spaziale Dragon lascia la Stazione Spaziale Internazionale per concludere la missione CRS-16 (Immagine NASA TV)
Il cargo spaziale Dragon lascia la Stazione Spaziale Internazionale per concludere la missione CRS-16 (Immagine NASA TV)

Poco fa la navicella spaziale Dragon di SpaceX ha concluso la sua missione CRS-16 (Cargo Resupply Service 16) per conto della NASA ammarando senza problemi nell’Oceano Pacifico a poco più di 420 km dalle coste della California. La Dragon aveva lasciato la Stazione Spaziale Internazionale qualche ora fa, nella mattina italiana.

Poco dopo l’ammaraggio, le navi di SpaceX sono andate a recuperare la Dragon per trasportarla fino alla costa. I carichi riportati sulla Terra verranno consegnati alla NASA entro 48 ore circa. La navicella spaziale Dragon aveva raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale l’8 dicembre 2018.

La navicella spaziale Dragon ha riportato sulla Terra oltre 1.700 kg di carichi vari tra la sezione pressurizzata e quella non pressurizzata che includono campioni biologici e vari esperimenti scientifici. Parte dei campioni è invece contenuta nei freezer perché è necessario mantenerli a basse temperature.

SpaceX è l’unica azienda americana ad avere una navicella spaziale in grado di riportare sulla Terra carichi intatti perciò le missioni della Dragon sono davvero importanti per la NASA. Campioni prodotti durante tanti degli esperimenti condotti sulla Stazione Spaziale Internazionale possono richiedere analisi approfondite possibili solo in laboratori specializzati sulla Terra.

Ricerche mediche, altre ricerche biologiche ed esperimenti di altri tipi vengono compiuti sulla Stazione. Quando è necessario riportare qualcosa sulla Terra i carichi più piccoli possono essere trasportati assieme agli astronauti sulle navicelle Soyuz ma il loro volume complessivo richiede un cargo spaziale in grado di riportarli sulla Terra.

La prossima missione di rifornimento per il cargo spaziale Dragon potrebbe cominciare nel marzo 2019 anche se le date dei lanci sono sempre approssimative, tanto più ora a causa del blocco delle attività degli enti federali americani. Per il momento c’è da verificare che i campioni e gli esperimenti siano tornati sulla Terra senza danni.

La missione CRS-16 è stata la prima a essere lanciata su un razzo Falcon 9 con la nuova versione del primo stadio chiamata “Block 5”, progettata per ottimizzare la sua riusabilità, e proprio per questo motivo se ne è parlato soprattutto per il guasto che ha portato il primo stadio ad ammarare vicino alle coste. Per certi versi è un fatto positivo dato che vuol dire che la missione vera e propria è stata condotta senza problemi nonostante i ritardi dovuti al maltempo nell’area dell’ammaraggio. L’attenzione è anche rivolta verso il test previsto per febbraio della navicella Crew Dragon, il primo passo per ripristinare la capacità degli americani di trasportare astronauti.

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