
Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal” riporta uno studio sulla supernova di tipo Ia catalogata come LSQ14fmg, che è diventata luminosa con una notevole lentezza ma a un certo punto è diventata una delle più brillanti nella sua classe. Un team di ricercatori guidati da Eric Hsiao della Florida State University ha usato osservazioni condotte con telescopi in Cile e Spagna per studiarne l’evoluzione. La conclusione è che la supernova stava esplodendo dento quella che era stata una stella del ramo asintotico delle giganti rosse ed è stata provocata dalla fusione del suo nucleo con una nana bianca che orbitava al suo interno.
Le supernove di tipo Ia sono utilizzate come candele cosmiche, oggetti cosmici che hanno caratteristiche standard e quindi possono essere utilizzate per misurazioni come quella dell’espansione dell’universo. Tuttavia, ci sono ancora discussioni sulla loro origine e l’unica ragionevole certezza degli astronomi è che si tratti dell’esplosione di una nana bianca che che attratto materiali da una compagna fino a raggiungere una soglia critica nella quale viene innescata una reazione esplosiva.
Una supernova di tipo Ia ha un’evoluzione che in genere dura settimane con un aumento di luminosità che avviene quando lo strato di nichel viene progressivamente esposto. Si tratta di nichel radioattivo il cui decadimento genera emissioni elettromagnetiche che diminuiscono con la sua progressiva trasformazione in cobalto e ferro. Nella galassia SDSS J221646.15+152114.2, distante circa 100 milioni di anni luce dalla Terra, è stata avvistata una supernova di tipo Ia, catalogata come LSQ14fmg, che però ha avuto un’evoluzione fuori dal normale con una durata nettamente superiore.
L’utilizzo di dati raccolti da vari telescopi ha permesso al team di Eric Hsiao di scoprire alcune caratteristiche interessanti della supernova LSQ14fmg. Le osservazioni mostrano che essa stava colpendo materiali che la circondavano, con la conseguenza che la luce generata è stata maggiore di quella proveniente dal decadimento del nichel esposto. I ricercatori hanno anche rilevato la produzione di monossido di carbonio.
Esaminando i dati raccolti, i ricercatori hanno concluso che la nana bianca esplosa orbitava all’interno di una stella del ramo asintotico delle giganti rosse, una stella di un tipo che appare come una gigante rossa estremamente luminosa. Avviandosi verso la fine della propria vita, una gigante rossa cresce enormemente di volume ed espelle enormi quantità di materiali. La sua compagna era una nana bianca che è finita al suo interno dopo questa grande crescita, ha assorbito quantità notevoli di materiali e alla fine è esplosa.
Eric Hsiao ha dichiarato che questa è la prima forte prova con osservazioni che una supernova di tipo Ia può esplodere in un sistema post-ramo asintotico delle giganti rosse o con una proto-nebulosa planetaria ed è un passo importante per capire le origini di questo tipo di supernove. Ha aggiunto che queste supernove possono dare particolari difficoltà perché possono mescolarsi con quelle normali nei campioni usati per studiare l’energia oscura. Questa ricerca offre una migliore comprensione delle possibili origini delle supernove di tipo Ia e aiuterà a migliorare le future ricerche sull’energia oscura.
Le supernove di tipo Ia sono eventi catastrofici connesse a ricerche di vario tipo e i dubbi che rimangono sulla loro origine stimola ulteriormente l’interesse degli scienziati. La ricerca di supernove con caratteristiche simili a LSQ14fmg permetterà di verificare le conclusioni di questa ricerca e di portare nuove informazioni utili agli studi cosmologici.