Il Mars Rover Perseverance è atterrato su Marte

La prima immagine di Marte catturata dal Mars Rover Perseverance (Foto NASA/JPL-Caltech)
La prima immagine di Marte catturata dal Mars Rover Perseverance (Foto NASA/JPL-Caltech)

Poche ore fa il Mars Rover Perseverance e l’elicottero Ingenuity sono atterrati con successo su Marte, nel cratere Jezero. Lanciati il 30 luglio 2020, si tratta dei due veicoli della missione Mars 2020 della NASA. Con la sua tonnellata abbondante di peso sulla Terra, Perseverance supera anche il Mars Rover Curiosity, di cui è un’evoluzione. Per almeno un anno marziano, esaminerà l’area di un cratere molto interessante dal punto di vista geologico raccogliendo campioni che potranno essere riportati sulla Terra da una missione futura.

Quelli che sono stati definiti sette minuti di terrore sono stati simili a quelli che hanno portato all’atterraggio del Mars Rover Curiosity il 6 agosto 2012. Nel suo viaggio verso il pianeta rosso, Perseverance era protetto da un involucro chiamato aeroshell. Uno scudo termico ha rallentato la velocità nella discesa verso il suolo marziano tramite l’ablazione dello scudo nell’atmosfera. A circa 9.75 km di altitudine, lo scudo termico si è separato ed è stato aperto un paracadute che ha rallentato ulteriormente Perseverance. A poco più di 2 km di altitudine, un sistema di retrorazzi ha gestito l’ultima fase di frenata. A pochi metri dalla superficie, un sistema chiamato Sky Crane ha fatto scendere il rover fino al contatto con il terreno.

Anche in quest’occasione, il rover ha raggiunto con successo la superficie di Marte. I segnali che ha inviato durante e dopo quella manovra sono stati captati sulla Terra dal Deep Space Network e precisamente dal Sardinia Radio Telescope (SRT). Subito dopo l’atterraggio, Perseverance ha inviato le prime immagini della superficie. Erano in bassa risoluzione per questioni di velocità di ricezione ma nei prossimi giorni cominceranno ad arrivare immagini di qualità molto superiore.

Le prossime settimane costituiranno un test sul campo di tutti gli strumenti e dei sistemi del Mars Rover Perseverance e dell’elicottero Ingenuity. Si tratta di una delle grandi novità di questa missione, una sorta di drone marziano utile per sperimentare tecnologie di volo sul pianeta rosso. In questo caso verrà usato per contribuire alle ricerche scientifiche di Perseverance, in futuro altri elicotteri-droni più perfezionati potrebbero essere utilizzati in missioni più complesse, anche supportando astronauti sul posto.

Steve Jurczyk, amministrtore ad interim della NASA, ha avuto comprensibili parole di elogio per tutto il personale che ha collaborato alla missione Perseverance, molti dei quali stanno solo ora cominciando il vero lavoro. Jurczyk ha sottolineato le difficoltà che hanno dovuto superare nell’ultimo anno: con una missione di altissimo profilo e di grande complessità da lanciare, il personale ha dovuto affrontare i problemi causati dalla pandemia di Covid-19 trovando il modo di continuare a gestire tutte le fasi della preparazione al lancio e del viaggio di Perseverance e ora per condurre la missione scientifica.

Il nome Perseverance, annunciato il 5 marzo 2020, è davvero appropriato per la missione Mars 2020, che ora può iniziare davvero grazie alla perseveranza di chi vi ha lavorato anche per anni per portare Perseverance e Ingenuity nel cratere Jezero. Le precedenti missioni marziane hanno portato grandi novità e sorprese riguardanti il pianeta rosso, possiamo aspettarci lo stesso nei prossimi anni anche da questa. La missione Mars 2020 è più orientata delle altre all’astrobiologia e quindi alla ricerca di tracce di vita, antica o esistente oggi.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *