Conferme di lune in formazione attorno all’esopianeta PDS 70 c

Il sistema PDS 70 e il particolare del protopianeta PDS 70 c
Un articolo (link al file in formato PDF) pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal Letters” riporta uno studio sul disco circumplanetario attorno all’esopianeta PDS 70 c. Un team di ricercatori guidato da Myriam Benisty ha usato il radiotelescopio ALMA per studiare quello che è ancora un protopianeta e il disco di materiali attorno a esso che potrebbero formare delle lune. Secondo le stime, c’è una massa sufficiente a formare fino a tre lune delle dimensioni della Luna terrestre. Questo tipo di studi offre nuove informazioni sia sulla formazione di pianeti, in particolare i giganti gassosi, e delle lune, una delle frontiere che gli astronomi stanno cercando di aprire.

La giovanissima stella PDS 70 è da diversi anni oggetto di studio perché c’è un sistema planetario ancora in fase di formazione attorno ad essa. Vari strumenti hanno permesso di studiare due protopianeti giganti gassosi che sono stati paragonati alla coppia Giove-Saturno anche se sono già più massicci dei due giganti del sistema solare. I protopianeti PDS 70 b e PDS 70 c non hanno ancora completato la loro formazione perciò sono particolarmente interessanti per gli astronomi.

Un ulteriore motivo di interesse è arrivato con uno studio pubblicato sempre sulla rivista “The Astrophysical Journal Letters” nel luglio 2019 che riportava i primi risultati di osservazioni condotti con il radiotelescopio ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), inaugurato nel marzo 2013. I ricercatori avevano individuato emissioni da un possibile disco circumplanetario che suggeriva la possibile presenza di lune in formazione. Quel team, assieme ad altri ricercatori, ha continuato le osservazioni con ALMA dell’area attorno al protopianeta PDS 70 c.

Stavolta, i risultati sono considerati privi di ambiguità confermando la presenza di un disco circumplanetario dal quale potrebbero formarsi delle lune. L’immagine (ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/Benisty et al.) mostra il sistema di PDS 70 sulla sinistra con il particolare del protopianeta PDS 70 c con il suo disco circumplanetario sulla destra.

Le osservazioni condotte con il radiotelescopio ALMA sono ideali perché le stelle sono molto fioche alle lunghezze d’onda millimetriche e submillimetriche perciò gli astronomi non hanno il problema di dover filtrare la loro luce negli studi dei dischi protoplanetari attorno alle stelle molto giovani. Per questo motivo le osservazioni dell’area attorno al protopianeta PDS 70 c stanno andando avanti da anni proprio con ALMA.

Negli ultimi anni sono stati scoperti diversi sistemi planetari in fase di formazione ma PDS 70 al momento sembra il più interessante. L’identificazione di due protopianeti e la successiva scoperta delle tracce di un disco circumplanetario attorno al protopianeta PDS 70 c possono offrire nuove informazioni sui processi di formazione planetaria e lunare. Ad esempio, il fatto che non vi siano prove di un disco analogo attorno a PDS 70 b suggerisce che gas e polveri siano stati sottratti dal suo vicino.

Alcune migliaia di esopianeti sono state identificate finora ma ci sono solo alcune candidate esolune. Questa frontiera rappresenta un passo complesso nello studio di altri sistemi planetari perché le esolune sono molto più difficili da individuare degli esopianeti. Avere le prime certezze su una potenziale culla di lune è interessante ma rappresenta un singolo passo in avanti in un tipo di ricerche che sicuramente offriranno molte novità nei prossimi anni.

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