Il 25 aprile 2022 cadrà il 32° anniversario della messa in orbita del telescopio spaziale Hubble e per celebrarlo NASA ed ESA hanno pubblicato immagini di un quintetto di galassie conosciuto come il Gruppo Compatto di Hickson 40 (in inglese Hickson Compact Group 40, HCG 40). Questo gruppo formato da tre galassie a spirale, una galassia ellittica e una galassia lenticolare è interessante per una serie di motivi tra i quali il fatto che nel giro di circa un miliardo di anni dovrebbero scontrarsi e cominciare a fondersi.
Nel 1982, l’astronomo Paul Hickson pubblicò un catalogo di cento gruppi compatti di galassie. Si tratta di concentrazioni di varie galassie che possono essere considerate parte di ammassi galattici a causa di legami gravitazionali e allo stesso tempo essere distanti dalle altre galassie del loro ammasso.
Nel caso del Gruppo Compatto di Hickson 40 (Immagine NASA, ESA and STScI), ci sono cinque galassie isolate che sono vicine tra loro al punto da occupare una regione di spazio che è meno del doppio del diametro della Via Lattea. Si tratta di una densità notevole anche per gli standard di questi gruppi compatti e i motivi dietro questo raggruppamento così compatto non sono chiari.
Una possibile spiegazione alla vicinanza delle galassie di questo gruppo è una notevole presenza di materia oscura che permea quella regione di spazio. Ciò aumenterebbe notevolmente la forza di gravità che attira queste galassie l’una verso le altre e allo stesso tempo rallenterebbe gli altri loro movimenti. Si tratta del motivo per cui gli astronomi ritengono che entro un miliardo di anni circa i scontreranno e pian piano si fonderanno in un’unica galassia gigante.
Per cercare di capire lo stato delle galassie del Gruppo Compatto di Hickson 40 e la loro evoluzione, esse sono state oggetto di vari studi nel corso del tempo. Il telescopio spaziale Hubble può rilevare solo le emissioni in alcune bande dello spettro elettromagnetico ma quelle galassie sono state osservate anche con altri strumenti in altre bande come le onde radio e i raggi X. L’insieme delle rilevazioni suggerisce la presenza di buchi neri supermassicci al centro delle galassie e offre informazioni sulla formazione stellare al loro interno.
Probabilmente, gruppi di galassie così compatti erano più abbondanti nell’universo primordiale ma nel corso del tempo si sono trasformati in singole galassie giganti. Fusioni galattiche sono eventi comuni e varie fasi del processo di fusione sono state osservate anche in epoche molto più recenti.
L’attesa dell’inizio della collisione tra le galassie del Gruppo Compatto di Hickson 40 è troppo lunga dal punto di vista umano ma il loro studio è comunque interessante per capire meglio varie fasi dell’evoluzione galattica. Continueranno a essere osservate anche all’interno di studi sulla materia oscura per migliorare i modelli su questo tipo ancora misterioso di materia e per testare modelli alternativi che cercano di spiegare gli effetti osservati senza la sua esistenza.