
Poche ore fa la navicella spaziale Progress MS-20 è decollata su un razzo vettore Soyuz 2.1a dal cosmodromo kazako di Baikonur. Dopo circa nove minuti si è separata con successo dall’ultimo stadio del razzo e si è immessa sulla sua rotta ultra-veloce nella missione di rifornimento alla Stazione Spaziale Internazionale indicata anche come Progress 81 o 81P. Dopo quasi 3 ore e mezza ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale attraccando al modulo Zvezda.
Il portello di attracco del modulo Zvezda è stato lasciato libero dal cargo spaziale Progress MS-18, che ha lasciato la Stazione il 1 giugno per disintegrarsi al rientro nell’atmosfera terrestre. Era da quasi due anni che i cargo spaziali Progress non utilizzavano la rotta ultra-veloce, che richiede manovre molto precise e una posizione favorevole della Stazione.
Il cargo spaziale Progress MS-20 trasporta un totale circa 2.500 kg di rifornimenti di vario tipo tra cibo, acqua, aria, ossigeno, propellente e altro ancora come una serie di prodotti per l’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale, vari esperimenti scientifici, strumenti e hardware vario. Nelle prossime ore, l’equipaggio della Stazione dovrebbe aprire il portello e cominciare a scaricarne i contenuti.
La missione di rifornimento della navicella spaziale Progress MS-20 è compiuta. Essa non è in grado di tornare sulla Terra perciò verrà riempita di hardware guasto o comunque ormai inutilizzabile e spazzatura assortita e verrà fatta disintegrare rientrando nell’atmosfera terrestre. Quest’epilogo della missione dovrebbe avvenire fra alcuni mesi.
Nonostante le tensioni internazionali generate dalla guerra in Ucraina, i lavori sulla Stazione Spaziale Internazionale continuano con la collaborazione dell’equipaggio senza distinzioni di nazionalità. Ci sono state notizie riguardanti un possibile ritiro della Russia già in un futuro prossimo e addirittura di rischi per la stabilità della Stazione ma in realtà l’attività continua.
L’agenzia spaziale russa Roscosmos ha recentemente comunicato un aggiornamento dei piani per la stazione spaziale nazionale russa. Si tratta di uno dei progetti in fase di sviluppo da parecchi anni e in teoria potrebbe iniziare dopo il 2024 se davvero terminerà la collaborazione alla Stazione Spaziale Internazionale. Tuttavia, Roscosmos è da tempo afflitta da ritardi e problemi vari e una delle conseguenze è che i nuovi moduli russi della Stazione sono stati inviati in orbita con oltre un decennio di ritardo. In sostanza, le dichiarazioni arrivano da Roscosmos con puntualità ma i tempi reali dello sviluppo dei propri programmi rimangono nebulosi.