La terza mappa della Via Lattea e molto altro ottenuta grazie ai dati raccolti dalla sonda spaziale Gaia

Infografica che mostra i vari sottoinsiemi di dati riguardanti un totale di circa 1.800.000.000 stelle osservate dalla sonda spaziale Gaia
L’ESA ha pubblicato la terza mappa tridimensionale del cielo che include la Via Lattea e le galassie vicine ottenuta dalla sonda spaziale Gaia, la più dettagliata di questo tipo mai prodotta. Questo catalogo, costruito grazie a quello che è stato chiamato Data Release 3 (DR3), amplia notevolmente le precedenti mappe rilasciate dall’ESA negli anni scorsi. Alcune incertezze riguardanti l’elaborazione dei dati, causate anche dall’inizio della pandemia, hanno portato l’ESA a pubblicare un’anticipazione della DR3 chiamata EDR3 (Early Data Release 3) il 3 dicembre 2020.

La sonda spaziale Gaia è stata lanciata il 19 dicembre 2013 con lo scopo di creare una mappa tridimensione di grande precisione delle stelle della Via Lattea ma anche di catalogare miliardi di altri oggetti celesti, non galassie incluse. Gaia aveva cominciato la sua attività scientifica nel luglio 2014, la prima mappa includeva i dati raccolti fino al settembre 2015 mentre la DR2 includeva i successivi 8 mesi di osservazioni.

L’immagine in basso (© ESA/Gaia/DPAC; CC BY-SA 3.0 IGO, CC BY-SA 3.0 IGO) mostra quattro mappe generato usando i dati della DR3 di Gaia. La prima mappa dall’alto è quella della velocità radiale, che mostra la velocità a cui oltre 30 milioni di oggetti si muovono verso la Terra o si allontanano dalla Terra. La seconda mappa mostra dettagli del moto di 26 milioni di stelle con i colori che mostrano la velocità radiale e le linee che tracciano il loro moto proiettato sul cielo. La terza mappa mostra la polvere interstellare nella Via Lattea. La mappa più in basso mostra la distribuzione degli elementi chimici ottenuti tramite analisi spettroscopiche delle stelle.

L’infografica in alto (© ESA) mostra i vari sottoinsiemi di dati riguardanti un totale di circa 1.800.000.000 stelle osservate dalla sonda spaziale Gaia. Le informazioni misurate con precisione crescente ad ogni nuova pubblicazione dei dati sono molto utili per le ricerche astronomiche legate alle stelle ma oltre alle stelle ci sono milioni di altri oggetti che vanno dagli asteroidi ai quasar che sono stati osservati da Gaia.

Una sorpresa è arrivata da quelli che sono stati definiti terremoti stellari. La sonda spaziale Gaia ha rilevato piccoli movimenti sulla superficie di migliaia di stelle anche se non è stata progettata per questo. Si tratta di informazioni utili per capire i processi in atto al loro interno nella branca dell’astronomia chiamata astrosismologia.

La DR3 ora pubblicata e disponibile in un’apposita sezione del sito web dell’ESA rappresenta un notevole passo in avanti rispetto alla DR2 e anche alla EDR3 ma non è l’ultima pubblicazione. Nonostante la pandemia, i lavori di raccolta e analisi dei dati inviati dalla sonda spaziale Gaia continuano ed è prevista un’altra pubblicazione che includerà tutti i dati raccolti nella missione primaria di cinque anni. La missione estesa dovrebbe durare fino al 2024 a cui seguirà il catalogo finale dei risultati. Le precedenti pubblicazioni sono già state utili per molti studi astronomici e certamente il miglioramento nella quantità e qualità dei dati aiuterà molti altri studi futuri.

Quattro mappe generate usando i dati della DR3 di Gaia

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