July 2022

Fossa lunare nel mare della Tranquillità sulla Luna

Un articolo pubblicato sulla rivista “Geophysical Research Letters” riporta uno studio su alcune fosse lunari dove le temperature sono stabili a circa 17° Celsius. Un team di ricercatori guidato da Tyler Horvath della UCLA ha usato rilevazioni condotte con lo strumento Diviner Lunar Radiometer Experiment, o semplicemente Diviner, della sonda spaziale LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter) della NASA e simulazioni al computer per valutare le condizioni esistenti in particolare nelle fosse lunari. I risultati sono interessanti nella ricerca dei migliori posti sulla Luna per costruire habitat umani.

Zeta Ophiuchi e il suo bow shock

Un articolo accettato per la pubblicazione sulla rivista “Astronomy and Astrophysics” riporta uno studio sulla stella Zeta Ophiuchi, una cosiddetta stella fuggitiva diventata celebre anche oltre il campo dell’astronomia per il suo bow shock, l’enorme onda d’urto analoga alle onde generate nell’acqua dalla prua di una nave. Un team di ricercatori guidato da Samuel Green dell’Istituto per gli Studi Avanzati di Dublino, in Irlanda, ha costruito modelli dettagliati al computer del bow shock per cercare di spiegare i dati osservati. I risultati confermano le origini di Zeta Ophiuchi ma spiegano solo parzialmente le emissioni di raggi X rilevate.

Il modulo Wentian decolla su un razzo Long March-5B Y3 (Foto cortesia Xinhua/Yang Guanyu)

È arrivata la conferma che il modulo Wentian ha completato correttamente le manovre di attracco al modulo centrale Tianhe della stazione spaziale cinese Tiangong. Wentian era stato lanciato circa 13 ore prima dalla base di Wenchang su un razzo vettore Long March-5B Y3. Qualche ora dopo l’attracco, i taikonauti, come i cinesi chiamano i loro astronauti, della missione Shenzhou-14 sono entrati nel nuovo modulo. Si tratta di un altro passo fondamentale nella costruzione della stazione spaziale cinese.

Concetto artistico di sistemi binari legati gravitazionalmente (Immagine NASA/JPL-Caltech/UCLA)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society Letters” offre una serie di indizi sul fatto che il sistema triplo TIC 470710327 sia il risultato di una fusione stellare. Un team di ricercatori ha utilizzato lo spettrografo HERMES montto sul telescopio Mercator per osservazioni mirate di questo sistema la cui scoperta è avvenuta grazie al telescopio spaziale TESS della NASA ed è stata annunciata in un articolo pubblicato nell’aprile 2022 sulla rivista “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society”. Simulazioni al computer hanno portato i ricercatori a concludere che in origine c’erano due sistemi binari legati gravitazionalmente e in uno di essi le due stelle si sono fuse in una che ha finito per formare un sistema triplo con le altre due.

Una rappresentazione artistica del sistema VFTS 243

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Astronomy” riporta la scoperta di un probabile buco nero dormiente nella Grande Nube di Magellano, una delle galassie nane satelliti della Via Lattea. Un team di ricercatori l’ha individuato nel sistema VFTS 243 dopo un esame approfondito di un sistema binario situato nella Nebulosa Tarantola in cui era stato individuato un candidato da verificare nella ricerca di buchi neri. Sei anni di osservazioni condotte con il VLT dell’ESO hanno permesso di eliminare altre possibili spiegazioni per la natura degli oggetti studiati. Una conclusione interessante è che il buco nero scoperto è il risultato di un collasso della stella progenitrice avvenuto senza una supernova.