Uno studio del Grande Oscuramento di Betelgeuse e della sua successiva ripresa

Le fasi del Grande Oscuramento di Betelgeuse
Un articolo accettato per la pubblicazione sulla rivista “The Astrophysical Journal” riporta un’analisi della situazione della stella Betelgeuse che esamina la sua ripresa dopo quello che è stato definito il Grande Oscuramento. Un team di ricercatori ha usato una serie di strumenti che includono il telescopio spaziale Hubble e altri osservatori al suolo e nello spazio per ricostruire la storia di quell’evento e per esaminarne le conseguenze. Betelgeuse sta tornando quella di qualche anno fa ma non esattamente perché la colossale espulsione di massa coronale, confermata ancora una volta da questo studio, che ha causato il Grande Oscuramento ha anche alterato cicli stellari che esistevano da almeno due secoli.

Il Grande Oscuramento di Betelgeuse è stato un evento importante nel campo dell’astronomia che ha suscitato grande interesse anche tra i non addetti ai lavori. Questa supergigante rossa aveva mantenuto un ciclo di circa 400 giorni terrestri in cui la luminosità aumentava e diminuiva e l’affievolimento iniziato alla fine del 2019 aveva spezzato completamente quel ciclo. Gli studi della stella si erano intensificati, anche perché c’era il sospetto che potesse presto esplodere in una supernova ma i risultati di vari esami hanno fornito indicazioni diverse.

Diversi studi sono stati pubblicati nel corso degli ultimi due anni che hanno attribuito il Grande Oscuramento a una coltre di polvere che è il risultato di un’espulsione di massa coronale straordinaria. Questo tipo di esplosione è tipica delle stelle anche durante la loro vita normale e quindi anche del Sole ma quella di Betelgeuse è stata la più massiccia mai rilevata. La massa espulsa è stimata in circa 400 miliardi di volte quella di una tipica espulsione di massa coronale solare. Allontanandosi dalla stella, quell’enorme massa si è raffreddata creando una coltre di polvere che ha oscurato Betelgeuse.

Quella polvere si è dispersa nel tempo e la luminosità di Betelgeuse è tornata pian piano verso la sua normalità. L’immagine (NASA, ESA, Elizabeth Wheatley (STScI)) illustra le fasi del Grande Oscuramento mostrando la differenza tra la luminosità prevista dal ciclo osservato da due secoli (linea tratteggiata) e quella osservata (linea continua) durante quel periodo. L’esame delle conseguenze del Grande Oscuramento è anch’esso interessante e questo nuovo studio ha useto osservazioni condotte con vari strumenti per cercare di comprenderle.

Il team che ha condotto questo nuovo studio include vari veterani degli studi di Betelgeuse come l’astrofisica Andrea Dupree del Centro di Astrofisica di Harvard e Smithsonian del Massachusetts, che nel 1996 usò Hubble per ottenere le prime immagini dirette di una stella che non fosse il Sole per studiare le macchie sulla superficie di Betelgeuse, e Miguel Montargès della Katholieke Universiteit Leuven, in Belgio, che stava studiando Betelgeuse ben prima che cominciasse ad affievolirsi e ha fatto parte di diversi team che hanno studiato il Grande Oscuramento.

Il catastrofico evento ha effettivamente lasciato conseguenze su Betelgeuse. La sua luminosità è tornata ai livelli precedenti al Grande Oscuramento ma il ciclo di variazioni di luminosità è stato spezzato. Nel corso di due secoli di osservazioni, diversi cicli erano stati misurati in Betelgeuse e quello di circa 400 giorni terrestri risulta spezzato. Ci sono altri cambiamenti che richiedono rilevazioni accurate per notarli come una fotosfera mediamente più fredda. Insomma, non è ancora giunta l’ora della supernova ma qualcosa di importante è successo a questa supergigante rossa.

Ora che finalmente il telescopio spaziale James Webb ha cominciato la sua missione scientifica, potrebbe essere possibile usarlo per condurre osservazioni agli infrarossi di Betelgeuse. Oltre ai cambiamenti in atto nella stella, potrebbe essere possibile rilevare le ormai deboli emissioni provenienti dai materiali espulsi, che si stanno ancora allontanando nello spazio interstellare. Ogni nuovo studio offrirà altre informazioni sull’ultima fase della vita di Betelgeuse.

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