October 2022

Il cargo spaziale Progress MS-21 decolla su un razzo Soyuz (Immagine NASA TV)

Poche ore fa la navicella spaziale Progress MS-21 è decollata su un razzo vettore Soyuz-2.1a dal cosmodromo kazako di Baikonur. Dopo circa nove minuti si è separata con successo dall’ultimo stadio del razzo e si è immessa sulla sua rotta. Il cargo spaziale ha iniziato la missione di rifornimento alla Stazione Spaziale Internazionale indicata anche come Progress 82 o 82P. In questa missione, la rotta utilizzata è quella che richiede circa due giorni di viaggio.

Concetto artistico di esopianeta roccioso la cui atmosfera viene spazzata via dai brillamenti di una nana rossa

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal Letters” riporta uno studio sull’esopianeta GJ 1252b che conclude che esso non possiede alcuna atmosfera. Un team di ricercatori ha usato in particolare dati raccolti dal telescopio spaziale Spitzer per esaminare questo pianeta roccioso che ha dimensioni circa il 20% superiori a quelle della Terra e una massa che è circa il 32% superiore a quella della Terra. GJ 1252b orbita attorno a una nana rossa e secondo i ricercatori questa stella ha spazzato via l’atmosfera di questa super-Terra. Ciò è dovuto al fatto che le nane rosse sono stelle piccole ma molto attive e conferma che potrebbe essere difficile trovare un pianeta abitabile attorno a questo tipo di stella.

I Pilastri della Creazione visti dal telescopio spaziale James Webb (Immagine NASA, ESA, CSA, STScI; J. DePasquale, A. Koekemoer, A. Pagan (STScI))

I cosiddetti Pilastri della Creazione sono stati ritratti in alcune tra le immagini iconiche catturate dal telescopio spaziale Hubble. Ora il telescopio spaziale James Webb ha ottenuto viste ancor più dettagliate di quell’area di formazione stellare che fa parte della Nebulosa Aquila. La sensibilità agli infrarossi di Webb è in grado di vedere anche all’interno delle nubi di polvere in cui ci sono stelle neonate e aree in cui stelle sono in fase di formazione. Ciò non solo ha permesso di ottenere fotografie ancor più spettacolari ma anche di fornire molte nuove informazioni utili a migliorare i modelli riguardanti la formazione stellare.

Una rappresentazione artistica di Haumea con le sue lune Hiʻiaka e Namaka, che in realtà sono molto più distanti, e l'anello

Un articolo pubblicato sulla rivista “Planetary Science Journal” riporta i risultati di simulazioni che riproducono la possibile storia del pianeta nano Haumea che ha portato alla sua peculiare forma ovale. Un team di ricercatori ha usato i dati geofisici e geochimici disponibili su Haumea e sugli asteroidi che formano una famiglia assieme a questo pianeta nano per capire quali processi abbiano portato alla loro formazione ed evoluzione. Le simulazioni portano a una ricostruzione del processo che ha determinato la notevole velocità di rotazione di Haumea, che a sua volta ha portato alla sua forma odierna.