La minuscola galassia che fa cucù sembra una galassia primordiale

HIPASS J1131–31 / Peekaboo, ingrandita nel riquadro (Immagine: scienza NASA, ESA, Igor Karachentsev (SAO RAS). Elaborazione immagine Alyssa Pagan (STScI))
HIPASS J1131–31 / Peekaboo, ingrandita nel riquadro (Immagine: scienza NASA, ESA, Igor Karachentsev (SAO RAS). Elaborazione immagine
Alyssa Pagan (STScI))

Un articolo (link al file in formato PDF) accettato per la pubblicazione sulla rivista “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society” riporta uno studio su una galassia nana catalogata come HIPASS J1131–31 che è relativamente vicina ma ha le caratteristiche di una galassia primordiale. Un team di ricercatori ha combinato osservazioni di vari telescopi spaziali e al suolo per confermarne la natura, incluso il telescopio spaziale Hubble. L’hanno soprannominata Peekaboo perché fa capolino dietro una stella luminosa che l’ha nascosta per molto tempo e ha reso difficile identificarla. Si tratta di una galassia davvero piccola ma le sue caratteristiche primordiali la rendono interessante per gli astronomi.

In termini astronomici, una metallicità estremamente bassa in una galassia indica che le stelle al suo interno hanno una quantità di elementi più pesanti di idrogeno ed elio molto limitata. Nell’universo primordiale ciò era normale ma con il passare delle generazioni di stelle la quantità di elementi pesanti generati soprattutto nei loro nuclei e nelle supernove è aumentata.

Galassie con bassa metallicità sono generalmente distanti miliardi di anni luce perché le vediamo com’erano quando l’universo era giovane. La scoperta di una galassia con una distanza stimata in circa 22 milioni di anni luce con una metallicità estremamente bassa è sorprendente e interessante.

La rilevazione della galassia nana ufficialmente catalogata come HIPASS J1131–31 non è nuova dato che le prime tracce sono state rilevate oltre vent’anni fa grazie al radiotelescopio Parkes in Australia. Bärbel Koribalski della Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO) fu tra gli scopritori e ha continuato a indagare per capirne la natura e le caratteristiche.

La posizione della galassia nana HIPASS J1131–31 ha costituito un ostacolo al suo studio assieme alle sue dimensioni ridotte, dato che ha una lunghezza stimata in “soli” 1.200 anni luce. Tra 50 e 100 anni fa ha cominciato a fare capolino dietro a una stella luminosa che impediva di rilevarla fino a quando non si è spostata abbastanza, da cui il soprannome Peekaboo, l’equivalente in inglese dell’italiano fare cucù.

Il telescopio spaziale Galaxy Evolution Explorer (GALEX) della NASA aveva mostrato che Peekaboo era una galassia nana compatta con un colore blu che indicava la presenza di stelle massicce. Tuttavia, ci sono voluti anni perché Bärbel Koribalski e i suoi colleghi si rendessero conto di quanto fosse speciale. Ci è voluta una combinazione di strumenti per capire che si tratta di una delle galassie con la metallicità più bassa rilevata finora, un risultato sorprendente pensando che è lontana “solo” 22 milioni di anni luce dalla Terra.

Il telescopio spaziale Hubble ha permesso di individuare circa 60 stelle all’interno di Peekaboo, quasi tutte giovani con un’età non superiore a qualche miliardo di anni. Il Southern African Large Telescope (SALT) ha permesso di misurare la loro metallicità e ciò ha sottolineato la differenza tra questa galassia nana e le altre galassie dell’universo locale, le quali contengono stelle antiche che mostrano la loro età.

Peekaboo non è unica per le sue caratteristiche di bassissima metallicità e piccole dimensioni. AGC 198691, soprannominata Leoncino, è un’altra galassia nana distante circa 41 milioni di anni luce dalla Terra ma anch’essa relativamente vicina. In entrambi i casi, la metallicità estremamente bassa non ha una spiegazione e per questo motivo queste due minuscole galassie rappresentano un motivo di interesse astronomico. I ricercatori che stanno studiando Peekaboo intendono condurre altre osservazioni con il telescopio spaziale Hubble e anche con il James Webb per ottenere altre informazioni sulle stelle al suo interno.

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