December 2022

Una rappresentazione artistica del sistema di GJ 1002 con i suoi due pianeti

Un articolo pubblicato sulla rivista “Astronomy & Astrophysics” riporta la scoperta di due esopianeti che hanno dimensioni di poco superiori a quelle della Terra nel sistema della stella GJ 1002, distante quasi 16 anni luce dalla Terra. Un team di ricercatori ha usato una combinazione di dati raccolti dagli spettrografi ESPRESSO montato sul VLT e CARMENES presso l’osservatorio Calar Alto per studiare GJ 1002 e trovare le tracce di due esopianeti attorno ad essa. Entrambi sono all’interno della zona abitabile del loro sistema in cui potrebbero esservi condizioni simili a quelle della Terra. L’immagine in alto (Cortesia Alejandro Suárez Mascareño and Inés Bonet (IAC)) mostra una rappresentazione artistica del sistema di GJ 1002 con i suoi due pianeti.

Le galassie RS13 ed RS14 come sono apparse in immagini catturate dal telescopio spaziale Spitzer e come appaiono nell'immagine catturata da Webb

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal Letters” riporta l’individuazione di una popolazione di rare galassie a spirale rosse nell’ammasso galattico SMACS J0723.3-7327. Un team di ricercatori ha usato osservazioni condotte con il telescopio spaziale James Webb per trovare i dettagli di queste galassie che secondo le stime risalgono all’epoca in cui l’universo aveva un’età tra due e tre miliardi di anni circa.

I dettagli senza precedenti catturati da Webb aiutano a compiere passi in avanti nella comprensione dei processi in atto in galassie di varie età e capire perché certe appaiano rosse. Averne trovate parecchie molto antiche suggerisce che oltre 10 miliardi di anni fa le galassie rosse fossero più comuni.

Infografica relativa alle galassie primordiali osservate con il telescopio spaziale James Webb

Due articoli che devono ancora passare la fase di peer-review riportano alcuni risultati di osservazioni di galassie primordiali condotte con il telescopio spaziale James Webb all’interno del programma JWST Advanced Deep Extragalactic Survey (JADES) che ha proprio lo scopo di studiare le galassie più antiche e più fioche. Un team di astronomi ha usato gli strumenti NIRCam e NIRSpec di Webb per determinare le distanze di quattro galassie che vediamo com’erano meno di 400 milioni di anni dopo il Big Bang tramite un’analisi spettroscopica della loro luce.

La navicella spaziale Orion della NASA al momento dell'ammaraggio

Poco fa la navicella spaziale Orion della NASA ha concluso la missione Artemis I ammarando al largo della costa della Penisola di Bassa California, vicino all’isola di Guadalupe. Era partita il 16 novembre scorso sul nuovo SLS (Space Launch System), anch’esso della NASA. Varie navi erano nell’area per recuperare la Orion e tutto ciò che è possibile recuperare, come i paracadute del sistema di ammaraggio, per poter raccogliere più dati possibili su una fase critica come il ritorno sulla Terra.

Il lander lunare Hakuto-R e il nanosatellite Lunar Flashlight decollano su un razzo Falcon 9 (Immagine SpaceX)

Poco fa il lander lunare Hakuto-R di ispace e il nanosatellite di classe CubeSat Lunar Flashlight della NASA sono partiti su un razzo vettore Falcon 9 da Cape Canaveral. Dopo circa 46 minuti Hakuto-R si è separato con successo dall’ultimo stadio del razzo e circa 7 minuti dopo anche Lunar Flashlight si è separato. Hakuto-R trasporta anche due piccoli rover costruiti da Emirati Arabi Uniti e Giappone. La rotta di quella che è chiamata Hakuto-R Mission 1 richiederà circa cinque mesi per portare il lander sulla Luna, dove tenterà l’allunaggio mentre il nanosatellite Lunar Flashlight si immetterà nell’orbita lunare fra circa quatto mesi alla ricerca di ghiaccio d’acqua sulla superficie.