February 2023

La galassia medusa JO201 (Immagine ESA/Hubble & NASA, M. Gullieuszik)

Un articolo in pubblicazione e un articolo in fase di peer-review sulla rivista “The Astrophysical Journal” riportano vari aspetti di uno studio su 6 cosiddette galassie medusa. Un team di ricercatori ha usato vari strumenti per esaminarle e cercare di comprendere i processi in atto nei “tentacoli” generati dal gas strappato a quelle galassie durante il passaggio all’interno di un ammasso galattico. In quello spazio c’è plasma intergalattico che genera una pressione che ha causato quella perdita di gas in un processo chiamato in gergo ram pressure stripping. Un’immagine della galassia medusa catalogata come JO201 catturata dal telescopio spaziale Hubble è stata pubblicata dall’ESA.

La navicella spaziale Soyuz MS-23 si avvicina alla Stazione Spaziale Internazionale (Immagine NASA TV)

Poche ore fa la navicella spaziale Soyuz MS-23 è attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale. Decollata venerdi 24 febbraio, ha lo scopo di sostituire la Soyuz MS-22, il cui uso in condizioni di sicurezza è stato reso impossibile da un guasto al sistema di raffreddamento. Ora la missione di Dmitri Petelin, Frank Rubio e Sergey Prokopyev potrebbe essere estesa per una durata totale di circa un anno usando la Soyuz MS-23 per farli tornare sulla Terra.

La navicella spaziale Soyuz MS-23 ecolla su un razzo Soyuz-2.1a (Immagine NASA TV)

Poche ore fa la navicella spaziale Soyuz MS-23 è decollata su un razzo vettore Soyuz-2.1a dal cosmodromo kazako di Baikonur. Dopo circa nove minuti si è separata con successo dall’ultimo stadio del razzo e si è immessa sulla sua rotta che richiede circa due giorni di viaggio. Ha lo scopo di sostituire la danneggiata Soyuz MS-22 come veicolo per il ritorno dei tre membri dell’equipaggio di quest’ultima: Dmitri Petelin, Frank Rubio e Sergey Prokopyev. Si tratta della soluzione scelta dall’agenzia spaziale russa Roscosmos dopo aver stabilito l’impossibilità di usare la Soyuz MS-22 per il viaggio di ritorno con equipaggio a bordo in condizioni di sicurezza.

Mirabilis, Elstir e Vinteuil in una combinazione delle osservazioni ai raggi X e a frequenze ottiche

Un articolo in fase di pubblicazione sulla rivista “The Astrophysical Journal” riporta i risultati dello studio di due fusioni galattiche tra galassie nane con nuclei galattici attivi. Un team di ricercatori ha usato dati raccolti dall’Osservatorio per i raggi X Chandra della NASA per scoprire candidati successivamente confrontati con osservazioni agli infrarossi condotte con il telescopio spaziale WISE della NASA e osservazioni a frequenze ottiche condotte con il Canada-France-Hawaii Telescope (CFHT).

Alcune immagini catturate dallo strumento NIRC2 usando un'ottica adattiva che mostrano l'evoluzione di X7 tra il 2002 e il 2021

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal” riporta i risultati di vent’anni di osservazioni di un filamento gigante di gas e polveri che si sta progressivamente avvicinando a Sagittarius A*, il buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea. Un team di ricercatori dell’Osservatorio Keck e della Galactic Center Orbits Initiative (GCOI) della UCLA ha usato gli strumenti OSIRIS e NIRC2 al Keck per tenere d’occhio questo filamento, catalogato come X7, per studiare l’evoluzione della sua orbita e della sua forma. Secondo le previsioni, nel 2036, X7 si avvicinerà a Sagittarius A* al punto da dissiparsi ed essere divorato. Ciò costituirà un evento davvero interessante per studiare ancor più a fondo ciò che succede in quell’ambiente davvero estremo.