Una potente eruzione su una magnetar potrebbe aver fatto rallentare la sua rotazione

Concetto artistico di eruzione su una magnetar (Immagine NASA Goddard Space Flight Center)
Concetto artistico di eruzione su una magnetar (Immagine NASA Goddard Space Flight Center)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Astronomy” riporta una spiegazione per il brusco rallentamento della rotazione della magnetar catalogata come SGR 1935+2154 e la sua attribuzione a una sorta di vulcano che ha espulso una specie di vento nello spazio. Un team di ricercatori ha usato dati rilevati ai raggi X dal telescopio spaziale XMM-Newton dell’ESA e dello strumento NICER della NASA per analizzare i cambiamenti avvenuti nella magnetar. La loro conclusione è che l’attività dello pseudo-vulcano ha alterato il campo magnetico della magnetar, rallentandone la rotazione, ciò che in gergo è chiamato anti-glitch. Ciò ha portato all’inizio delle emissioni di onde radio sucessivamente rilevate dal radiotelescopio cinese FAST.

Le magnetar sono un tipo di stella di neutroni con un campo magnetico estremamente potente. I processi all’interno delle stelle di neutroni non sono ancora ben conosciuti e sono in fase di studio. Cambiamenti possono avvenire all’interno di una stella di neutroni con il conseguente aumento della sua velocità di rotazione, quello che in gergo viene chiamato glitch. Un fenomeno del genere è stato osservato nella Pulsar delle Vele, un altro tipo di stella di neutroni. Il fenomeno opposto viene chiamato in gergo anti-glitch.

Questi tipi di irregolarità sono rari e per questo motivo interessanti. Le condizioni all’interno di una stella di neutroni sono estreme e il loro studio aiuta a esplorare le frontiere della fisica dove il macroscopico delle stelle si mescola al submicroscopico delle particelle ultracompresse al loro interno. Nel caso degli anti-glitch, si tratta di un fenomeno osservato solo tre volte che finora non aveva alcuna spiegazione. Questo nuovo studio ne offre una.

Il 5 ottobre 2020 la magnetar SGR 1935+2154 ha rallentato bruscamente la sua velocità di rotazione. Questo rallentamento rotazionale è stato osservato dal telescopio spaziale XMM-Newton e dallo strumento NICER (Neutron Star Interior Composition Explorer) installato sulla Stazione Spaziale Internazionale proprio con lo scopo di studiare le stelle di neutroni.

Secondo gli autori di questo studio, l’anti-glitch della magnetar SGR 1935+2154 è stato causato da una formazione pseudo-vulcanica. Si tratta di una formazione che ha analogie con i vulcani nel senso che si tratta di una frattura sulla superficie ma invece di emettere magma emette potenti venti formati da particelle. Ciò può influire sul momento angolare della magnetar e sui suoi campi magnetici con la conseguenza di ridurre la sua velocità di rotazione e non solo.

Pochi giorni dopo l’anti-glitch, la magnetar SGR 1935+2154 ha generato emissioni radio simili ai lampi radio veloci che sono state rilevate dal radiotelescopio FAST in Cina. La Pulsar delle Vele è stata associata anche a questo tipo di emissioni oltre che a un glitch e ciò offre nuove informazioni sui processi che possono portare una stella di neutroni a emettere onde radio. Forse sia le pulsar che le magnetar possono, in certe condizioni, emettere lampi radio veloci.

Questi fenomeni sono temporanei perciò è necessario un monitoraggio continuo per riuscire a rilevarli. Lo strumento NICER è stato progettato proprio per lo studio delle stelle di neutroni e, assieme ad altri strumenti che rilevano diverse bande dello spettro elettromagnetico, stanno fornendo dati utili a capire pian piano cosa succede sui vari tipi di stelle di neutroni e al loro interno.

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